La sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, durante l'udienza del processo sulla morte di Stefano Cucchi, presso l'Aula bunker di Rebibbia, Roma, 03 luglio 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Rimangono nel carcere di Santa Maria Capua Vetere i due carabinieri condannati in via definitiva a 12 anni di reclusione per la morte di Stefano Cucchi. Secondo quanto si è appreso Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro si sono consegnati nella caserma di riferimento rispetto al domicilio e poi sono stati portati nel penitenziario nella provincia di Caserta. Ieri in serata i due militari dell’Arma sono stati riconosciuti colpevoli dalla Cassazione per il reato di omicidio preterintenzionale.

Sono amareggiato perché non sono l’assassino di Stefano Cucchi, ma rispetto la decisione dei giudici perché sono un carabiniere nell’animo” ha detto D’Alessandro.
Il suo legale – parlando alla stampa – ha tenuto poi a precisare: ”Anche la Cassazione ha risentito della mediaticità della vicenda. Quando ha appreso la sentenza il mio assistito è rimasto in silenzio ed è andato a costituirsi in caserma a Isernia”.

Nei confronti degli altri carabinieri accusati di falso è stata invece annullata la condanna. Niente 4 anni di reclusione per il maresciallo Roberto Mandolini. E vittoria anche per Francesco Tedesco che aveva preso 2 anni e sei mesi. Il giudizio potrebbe prescriversi comunque entro l’estate. Ma bisognerà vedere i tempi per le motivazioni del verdetto.

Ilaria è frastornata dopo tanti anni di battaglie per rendere giustizia al fratello . E affida le sue emozioni ad un’articolo apparso questa mattina su ‘La Stampa’: “Stefano è morto. E’ stato ucciso” scrive parlando della giornata di ieri, della sentenza della Cassazione per l’omicidio del fratello. Stefano “è stato ucciso. Oggi forse potrò finalmente dirlo a dispetto di tutti coloro che ci hanno ostacolato nella mia battaglia per ottenere verità e giustizia per lui. Mancano pochi minuti”, dice Ilaria Cucchi ripercorrendo la giornata di ieri.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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