Secondo Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la guerra con la Russia durerà almeno fino al prossimo anno

Mentre l’offensiva russa in Ucraina prosegue, la possibile fine del conflitto sembra essere lontana. Anche la data del 9 maggio, “scelta” da Putin in onore della vittoria dei sovietici sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, appare un miraggio. Secondo Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la guerra durerà ancora a lungo e potrebbe protrarsi “fino all’inizio del prossimo anno”.

Le parole di Arestovych sono state citate dall’agenzia di stampa Ukrinform. “L’eventuale fine della fase attiva nel Donbass – ha detto Arestovych non rappresenterà la fine della guerra”.

Kiev si aspetta ancora azioni offensive da parte di Mosca: “Ci saranno ancora azioni tattiche, raid aerei, guerra. Si tratta di una lunga storia e potrebbe continuare ancora per molto, potrebbe durare fino al nuovo anno. Tutto dipende da una serie di circostanze”, ha detto il consigliere di Zelensky. L’Ucraina, insomma, si prepara ad altri mesi di duri combattimenti per respingere l’invasione russa.

I rischi di un’escalation ancora più estesa, d’altra parte, sono sotto gli occhi degli osservatori da diverse settimane a questa parte.

Un esempio arriva dalla Transnistria, repubblica tra la Moldavia e l’Ucraina di fatto controllata dai russi, dove restano molti dubbi sugli attacchi denunciati dal governo.

Tra le ipotesi accreditate c’è quella di una “false flag” architettata dai russi per giustificare un massiccio intervento militare nella repubblica e tagliare definitivamente gli accessi dell’Ucraina sul Mar Nero.

Per il momento né Ucraina né Russia sembrano intenzionate a sedersi a un tavolo di pace per cercare una soluzione al conflitto. Per questo le parole di Oleksiy Arestovych sul possibile prolungamento della guerra almeno fino ai primi mesi del 2023 sembrano essere abbastanza plausibili.

Zelensky, a ormai due mesi dall’invasione russa, continua a chiamare all’appello i Paesi occidentali per ricevere aiuti economici e soprattutto armi. Le forniture arrivate dai Paesi Nato, e da Usa e Regno Unito in particolare, hanno permesso all’esercito ucraino di respingere l’offensiva russa nella zona centrale e occidentale del Paese.

Da parte sua Putin continua a lanciare minacce verso l’Occidente. Il presidente russo ha sempre ribadito che “gli obiettivi della missione speciale verranno raggiunti” e non si è mai risparmiato quando si è trattato di tirare in ballo il poderoso arsenale nucleare russo.

“Se qualcuno interferisce la risposta sarà fulminea. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo”, ha detto proprio oggi, 27 aprile, Vladimir Putin.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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