Portano il Covid, l’Olanda chiude gli allevamenti di visoni

Lo stop definitivo era già stato fissato nel 2024, ma la pandemia di coronavirus ha costretto il governo ad anticipare i tempi. Dal 2021, tutti gli allevamenti di visoni dell’Olanda dovranno chiudere i battenti. Lo hanno annunciato i ministri dell’Agricoltura e della Salute, aggiungendo che altri 150 milioni di euro sono stati stanziati per rilevare all’inizio del prossimo anno gli allevamenti in cui gli animali vengono uccisi per le loro pellicce.

Dall’inizio della pandemia sono stati trovati visoni infetti in 42 allevamenti e il governo ha ritenuto “plausibile” il relativo contagio di due lavoratori. Tutti gli animali rinchiusi negli allevamenti dove sono stati individuati i contagi sono stati ammazzati, cioè ben un milione di visoni, e sono state attuate misure per tentare di arginare la diffusione del coronavirus.

“È preoccupante che, nonostante le misure severe, non sia stato possibile controllare la diffusione del virus”, ha affermato il ministro della Salute, Hugo de Jonge. L’Olanda è il quarto produttore mondiale di pellicce animali considerate ‘pregiate’ dopo Danimarca, Cina e Polonia, secondo la federazione olandese degli allevatori. Casi di contagio in allevamenti sono stati rilevati anche in una fattoria in Spagna e in due strutture dello Utah, scrive l’Afp.

Gli attivisti per i diritti degli animali hanno accolto con favore la chiusura anticipata in Olanda: “Senza questo stop anticipato, fino a 13,5 milioni di animali in più sarebbero stati costretti a subire vite brevi e miserabili solo per rifornire i capricci dell’industria della moda”, ha affermato Joanna Swabe della Humane Society International. “È un’industria malata, letteralmente e metaforicamente, non c’è mai stato un momento migliore per chiudere definitivamente il settore”, ha aggiunto.

A cura di Silvia Camerini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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