Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rende omaggio alla camera ardente del Presidente Emerito Giorgio Napolitano

Montecitorio e lutto nazionale. Ancora tantissimi alla camera ardente tra gente comune, politici e cariche dello Stato. Domenica l’omaggio di Papa Francesco, primo Pontefice al Senato.

Oggi a Montecitorio ultimo saluto in forma laica e funerale di Stato per il presidente emerito Giorgio Napolitano, scomparso venerdì scorso a 98 anni. La Camera ospiterà i funerali che si celebreranno alle 11.30 nell’emiciclo – termine previsto entro le 13 – con le esequie che saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai 1 e su maxischermi appositamente predisposti in Piazza del Parlamento.

Il feretro di Giorgio Napolitano col relativo corteo funebre partirà da Palazzo Madama, che ospita la camera ardente, percorrerà corso del Rinascimento, piazza Argentina, passando per piazza Venezia, via del Corso, fino a piazza Montecitorio. Per un tratto il solo carro sarà scortato dai Corazzieri. È quanto prevedono le misure per garantire la sicurezza dei funerali.

Il feretro accederà all’interno della Camera dei deputati portato a spalla da otto rappresentanti delle forze armate e di polizia più una dei vigili del fuoco. Seguiranno gli onori militari a cura di uno schieramento composto da cento unità del reparto d’onore e da cinquanta elementi della banda musicale dell’esercito.

Il presidente emerito sarà tumulato nel cimitero acattolico di Roma. Al termine della cerimonia il corteo funebre raggiungerà il cimitero percorrendo via del Corso, piazza Venezia, via del Teatro Marcello e via Marmorata.

La cerimonia alla Camera dei deputati  si svolgerà alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di quella annunciata del Capo dello Stato francese Emmanuel Macron e del presidente della Repubblica di Germania Frank Walter Steinmeier (che troveranno posto in poltrone disposte a semicerchio al centro dell’Aula) ed ella presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quella di domani sarà una prima volta per un funerale nell’Aula di Montecitorio, mentre non è la prima volta che si svolgono esequie di Stato laiche di rappresentanti delle istituzioni.

Prima di Napolitano a scegliere il rito laico furono gli ex presidenti della Camera Nilde Iotti e Pietro Ingrao, i cui funerali furono celebrati all’aperto, in Piazza Montecitorio. Per la presidente Iotti, il 5 dicembre del 1999, tra chi prese la parola ci fu lo stesso Giorgio Napolitano. Il cerimoniale per i funerali di Stato ha un protocollo molto rigido. L’ufficialità della cerimonia funebre – come si legge sul sito del governo – prevede: il feretro contornato da sei carabinieri in alta uniforme, o appartenenti allo stesso Corpo dello scomparso; onori militari al feretro all’ingresso del luogo della cerimonia e all’uscita; la presenza di un rappresentante del Governo; una orazione commemorativa ufficiale; altri adempimenti eventualmente disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per i funerali di Stato saranno allestiti due maxi schermi: uno in piazza Montecitorio e l’altro nell’adiacente piazza Capranica. La cerimonia si articolerà in due fasi: una all’esterno di Palazzo Montecitorio e un’altra della durata di un’ora all’interno. È quanto prevedono le misure per garantire la sicurezza dispostedalla Questura di Roma.

La formula del funerale laico non prevede invece una particolare procedura, ma viene concordata con le persone vicine allo scomparso. Al momento sembra assodato che prenderanno per primi la parola, per circa tre minuti, i presidenti dei due rami del Parlamento, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana seduti sugli scranni della presidenza, come capita nelle sedute comuni di Camera e Senato.

A seguire interventi leggermente più lunghi per gli altri oratori scelti dalla famiglia di Napolitano: Anna Finocchiaro, Gianni Letta, Giuliano Amato (che chiude) Paolo Gentiloni e il cardinale, e biblista, Gianfranco Ravasi. A intervenire anche il figlio di Napolitano Giulio e la venticinquenne nipote Sofia, figlia di Giovanni, l’altro figlio dello scomparso.

Il feretro, poco dopo le 11 verrà accompagnato fuori dalla camera ardente di Palazzo Madama dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Su corso Rinascimento il carro funebre e i familiari accompagneranno il defunto a Palazzo Montecitorio. Preso in carico dalla Camera il feretro sarà portato a spalla da una rappresentanza interforze, dei circa cento pubblici ufficiali che saranno presenti, per essere collocato nella sala dei ministri intorno alle 11.30, poco prima del via dei funerali. Già alle 11 alla Camera dei deputati sono attese le prime cariche istituzionali, il presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, poi il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il premier Giorgia Meloni e infine, ultimo a varcare Montecitorio prima del feretro di Napolitano, il capo dello Stato Sergio Mattarella.

Tra le autorità presenti si contano anche i reggenti di San Marino, la duchessa di Edimburgo e il presidente albanese Bajram Begaj. Tra gi ospiti stranieri anche il nuovo ambasciatore americano Jack Markell, che proprio tre giorni fa ha presentato le sue credenziali al Quirinale. E l’ambasciatore russo Alexey Paramanov, che su X, sabato, aveva ricordato “il contributo personale” di Napolitano “per avvicinare i popoli della Russia e dell’Italia”. Un messaggio arrivato dopo che Vladimir Putin aveva definito Napolitano “uno statista eccezionale e un vero patriota”. Il Regno Unito, a quanto si apprende,  sarà rappresentato ai funerali di Giorgio Napolitano dalla duchessa di Edimburgo. Sophie Rhys Jones, moglie di Edoardo e cognata del Re. Ieri Carlo III aveva inviato un messaggio di condoglianze a Sergio Mattarella,  ricordando tra l’altro l’amicizia di Napolitano con sua madre, la  regina Elisabetta.

Alla Camera, secondo stime dell’ultima ora, ma ancora provvisorie, dovrebbero assistere alla cerimonia poco meno di mille persone. Moltissimi gli ex parlamentari previsti, e anche circa cento persone indicate dalla cerchia di Napolitano. In tribuna posti contati per i giornalisti e per gli operatori, con 36 postazioni riservate alla carta stampata.

È rimasta aperta fino alle 16 la Camera ardente del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano morto il 22 settembre a 98 anni, allestita nella sede del Senato. Martedì i funerali di Stato in forma laica nell’Aula della Camera a Montecitorio: sarà presente anche il presidente francese Emmanuel Macron,

Molte le manifestazioni di lutto nei Comuni e Regioni, Roma ha annullato il Consiglio comunale, Napoli installerà un maxischermo nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino.

Bandiere dell’Ue e italiane al Parlamento europeo a Bruxelles sono state issate a mezz’asta a mezzogiorno di lunedì.

È proseguito ininterrotto da domenica l’omaggio popolare, davanti al feretro si è soffermata molta gente comune dopo una fila di circa 15/ 20 minuti davanti a Palazzo Madama. Diverse le famiglie anche con bambini o figli adolescenti, alcune delle quali hanno riferito di essere appositamente venuti a Roma per rendere omaggio a Napolitano.

Tra i primi ad entrare per l’ultimo giorno di camera ardente Lorenzo Cesa e Marco Follini, Paola De Micheli, Massimo D’Alemae il regista Giuseppe Tornatore, poi ancheValeria Fedeli, Maria Elena Boschi e Sergio Cofferati. Arrivato in mattinata anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: ”Anni di lavoro comune al parlamento  europeo, un grande comune rispetto seppure su fronti politici  differenti ma c’era condivisione della scelta europeista. La sua  principale caratteristica era quella di saper trovare la sintesi.  Quando è stato rieletto presidente della Repubblica è stato perché era la persona più giusta per superare lo stallo” che si era creato.

“Sull’immigrazione ebbe una grande intuizione,  capì che il fenomeno andava affrontato a livello europeo, anche da questo punto di  vista il suo insegnamento rimane un punto di riferimento”, ha detto alla Camera ardente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Anche Carlo Calenda, accompagnato da Mariastella Gelmini e Matteo Richetti, e successivamente Luigi Di Maio. E il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Ancora, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova, insieme al segretario di Più Europa Riccardo Magi, sono arrivati a rendere omaggio.

La giornata di domenica al Senato

Nel tardo pomeriggio di domenica hanno reso omaggio al feretro di Napolitano diversi ex ministri: l’ex ministra della Giustizia nel governo Monti Paola Severino, l’ex ministra dell’Interno nel governo Draghi Luciana Lamorgese, l’ex ministro della Pubblica Istruzione nel primo governo Berlusconi Francesco D’Onofrio, l’ex ministro della Coesione territoriale nel governo Gentiloni Claudio De Vincenti, l’ex sottosegretario agli Affari esteri nel secondo governo Prodi Bobo Craxi. E poi esponenti del Pd, tra cui Gianni Cuperlo, Peppe Provenzano, Arturo Scotto, Roberto Speranza.

Il Direttore responsabile – Foto ImagoEconomica 

 

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