epa05097264 EU Commissioner for the Digital Economy and Society Guenther Oettinger of Germany gives a press briefing in Brussels, Belgium, 11 January 2016, on the initiatives to develop broadband infrastructures in the EU and Germany. EPA/OLIVIER HOSLET +++(c) dpa - Bildfunk+++

L’intervista di Oettinger è rimbalzata in Italia come una vera e propria provocazione. Come se gli italiani dovessero votare in base ai mercati, agli investitori esteri e non alla democrazia, allo stato repubblicano sovrano: “i mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto…”.
Ovviamente per un fatto di appartenenza al Paese Italia sono state innumerevoli le contestazioni non solo dei politici, ma anche dei nostri connazionali che risiedono in Germania.

Và immediatamente respinta al mittente una tale castroneria di linguaggio e di comunicazione inopportuna che sà di gogna mediatica e proprio per questo gli italiani pretendono infinite scuse. e proprio per questo Juncker deve smentire il commissario europeo al Bilancio per non aumentare il polverone.

Il primo a contrabbattere il pensiero illiberale di Oettinger è stato Salvini: “Oettiner minaccia l’Italia, io non ho paura. Pazzesco, a Bruxelles sono senza vergogna. Il Commissario Europeo al Bilancio, il tedesco Oettinger, dichiara ‘i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta’. Se non è una minaccia questa… “.

Poi Di Maio è un fiume in piena: “Ci trattano come una colonia estiva dove fare le vacanze, è assurdo. Se io avessi detto la stessa cosa sui tedeschi sarebbe insorta tutta la comunità politica europea. Ora le istituzioni dovrebbero difenderci, ma c’è silenzio assordante. Tra pochi mesi nascerà un governo del cambiamento”.

Pure Martina del Pd non fa sconti: “Oettinger rispetti gli italiani. Nessuno può dire agli italiani come votare. Meno che mai i mercati. Ci vuole rispetto per l’Italia…”

Ma a difendere il popolo italiano è anche il capodelegazione del M5s al parlamento europeo Laura Agea: “Juncker smentisca Oettinger. Chiediamo al presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker di smentire immediatamente il commissario Oettinger. Le sue parole sono di una gravità inaudita e sono la prova delle evidenti manipolazioni che la democrazia italiana ha subito negli ultimi giorni”.

Sulla questione poco diplomatica è intervenuto Lorenzo Cesa capodelegazione Ppe all’Europarlamento: “Oettinger senza senso. L’uscita di Oettinger è inopportuna e priva di senso. In aula ha annunciato che, per l’Italia, ci sono più risorse e fondi in Europa. Pertanto faccia bene il suo lavoro e la faccia finita con affermazioni provocatorie di cui non si sente minimamente l’esigenza. La sovranità appartiene al popolo italiano, non ai mercati”.

E, infine Calenda si scatena chiedendo le dimissioni: “Oettinger si scusi o si dimetta. Il presidente Juncker faccia tacere il Commissario Oettinger e gli altri Commissari che regolarmente intervengono a sproposito nel dibattito politico italiano causando danni all’Unione europea e a chi in Italia e’ impegnato a difendere la nostra appartenenza all’Europa. Queste intrusioni sono intollerabili. Oettinger si scusi con i cittadini italiani o si dimetta”.

Che dire, ma in modo particolare cosa pensare dal 1991, quando gran parte del popolo italiano chiamato a lunghi sacrifici, ha espresso una propria idea da quando si è entrati a far parte dell’Europa, se non quella che per la Germania la guerra non è mai finita!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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