Abbiamo assistito mercoledì sera 4 novembre al discorso del premier Conte, che ha spiegato la divisione dell’Italia in tre zone differenti – di colore giallo, arancione e rosso – a seconda della gravità della situazione Covid-19, della capacità di ogni area di affrontarla e di altri parametri.

Con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, oggi 6 novembre 2020, torna l’obbligo di spostarsi sul territorio nazionale muniti di autocertificazione. Il modulo deve essere compilato a dovere e serve per giustificare gli spostamenti. Si tratta dello stesso documento che era già in uso dopo il Dpcm del 24 ottobre nelle Regioni dove le ordinanze erano più restrittive rispetto alle misure decise per tutto il Paese e dove già era stato dato ordine di coprifuoco.

Quando servirà spostarsi con l’autocertificazione? Visto che in tutta Italia è obbligatorio stare in casa dalle 22 alle 5 del mattino, chi esce in questa fascia oraria per esigenze di lavoro, salute o altro, deve segnalarlo attraverso il modulo apposito. Lo stesso documento deve poi essere sempre compilato e portato con sé per tutti gli spostamenti all’interno e tra le zone rosse, a qualsiasi ora.

Il documento è standard e sarà a disposizione di tutte le pattuglie delle Forze dell’Ordine. Nel caso in cui un cittadino infatti non ne dovesse essere munito, sarà l’Agente a fornirlo e dovranno essere indicati i motivi precisi dello spostamento. Attenzione: in caso di urgenza, per motivi di privacy, non bisogna scrivere il nome della persona da cui ci si reca.

Gli spostamenti, con il nuovo Dpcm, saranno consentiti solo ed esclusivamente per motivi di salute, esigenze di lavoro e altre problematiche che son ammesse dal decreto. Il premier Conte ha ribadito che le nuove decisioni sono state prese perché il nostro Paese “non può permettersi un lockdown generale che paralizzerebbe le attività economiche”.

Nelle aree arancioni, a medio-altro rischio per la diffusione del Covid-19, come abbiamo visto ieri, non è più possibile uscire o entrare a livello regionale, a meno che gli spostamenti siano motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e motivi di salute. Le zone rosse sono quelle ad alto rischio, in cui la stretta è ancora più forte. Non ci si può spostare con mezzi di trasporto pubblici o privati in comuni e province diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione.

Chiaramente chiunque debba spostarsi per motivi di salute, per lavoro o studio e altre necessità lo può fare, come abbiamo detto, ma sempre con l’autocertificazione. Il documento deve essere esibito alle Forze dell’Ordine in caso di controlli. Una cosa importante da dire è che non scatta alcuna sanzione in caso di mancanza di autocertificazione, che viene fornita dagli agenti stessi e deve essere compilata.

A cura della Redazione giornalistica – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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