Arriva una nuova bozza della legge di bilancio approvata dal governo il 15 ottobre e ancora attesa per la presentazione in Parlamento. Il testo, ancora in via di definizione e sul quale sono in corso riunioni in queste ore, sale a 115 articoli. L’ultima bozza ne conteneva 73 articoli. Secondo fonti di governo, il testo della legge di bilancio verrà inviato questa sera, o al massimo domani, in Parlamento.
Verranno introdotti con appositi provvedimenti normativi il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni con quota 100. Lo conferma la nuova bozza di legge di bilancio. Resta invariato l’articolo che dispone l’istituzione di due fondi da 9 miliardi per il reddito e di 6,7 miliardi (7 miliardi dal 2020) per le pensioni. Nella nuova bozza si precisa che nell’ambito del Fondo per il reddito di cittadinanza, fino a 1 miliardo nel 2019 e 2020 va ai centri per l’impiego, fino a 10 milioni all’Anpal.
Confermata anche la possibilità di compensazione tra i due fondi ad hoc creati per i due interventi bandiera del governo M5s-Lega. Arriva poi un’imposta al 15% per gli insegnanti su quanto percepito da lezioni private e ripetizioni. E’ una delle novità contenute nella nuova bozza della legge di bilancio. Dal primo gennaio 2019 i titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, potranno chiedere l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 15%, salva opzione per l’applicazione dell’imposta sul reddito nei modi ordinari.
Arriva anche un fondo di ristoro per i risparmiatori vittime delle crisi bancarie. Esso ha una dotazione finanziaria iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 ed è rivolto ai “risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), in ragione della violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria” nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento legati “alla sottoscrizione e al collocamento di azioni emesse da banche aventi sede legale in Italia poste in liquidazione coatta amministrativa, dopo il 16 novembre 2015 e prima della data del 1 gennaio 2018”. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge di bilancio le Regioni dovranno adeguare la disciplina dei vitalizi a quanto stabilito dell’Ufficio di Presidenza della Camera del luglio scorso, pena il ridimensionamento dei trasferimenti.