Il Presidente Sergio Mattarella e Federica Pellegrini nel corso dell'incontro con gli atleti dei Campionati del Mondo di Nuoto di Gwangju 2019

E sono 17. Federica Pellegrini non smette mai di stupire e dopo l’argento in staffetta ne conquista un altro nei “suoi” 200 agli Europei di Budapest. Un argento che sa un po’ di beffa, perché distante appena due centesimi dall’oro conquistato dalla 20enne ceca Barbara Seemanova, ma la Divina se lo tiene stretto. Federica si è nascosta per le prime tre vasche, restando alle spalle di una scatenata Bonnet, poi crollata sul più bello e alla fine fuori dal podio. Negli ultimi 50 metri, invece, la Pellegrini dà fondo a tutte le energie e per un soffio non si va a prendere il quinto oro europeo della carriera nella gara che ama di più.

 

Alla fine della gara  – “Ma sono molto contenta, per me oggi la medaglia non era così scontata, eravamo in 4 molto vicine”, assicura la fuoriclasse veneta. “Onestamente ero un po’ provata, in una settimana di gare così serrate è stato un rischio, non ero sicura di reggere anche tre 200 individuali ma con Matteo (Giunta, ndr) abbiamo deciso di complicarci la vita – racconta col sorriso – Dopo la staffetta così buona ho deciso di provare, è stata una gara molto dosata, alla fine non ne avevo più ma va benissimo cosi’. Sono molto soddisfatta di come ho gestito la gara, non sono veloce come lo ero a Riccione ma abbiamo scelto di fare un passaggio al centro più dosato per cercare il ritorno alla mia maniera”. Federica ammette che “una settimana così densa di gare non l’ho mai fatta nella mia vita ma se sopravvivo fino alla fine è un buon punto di partenza, una buona risposta verso Tokyo”.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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