A Cornigliano, in Liguria, il sindaco di Genova, Marco Bucci, progetta di realizzare il nuovo dissalatore della città. Lo spazio, spiega, sarebbe effettivamente strategico, perché è affacciato sul mare, ma è anche in grado di raccogliere facilmente le acque dei torrenti che scendono dai monti. “Abbiamo un’emorme quantità di acqua che scende dai monti e che potremmo utilizzare subito per uso industriale o agricolo”.

Serve comunque uno spazio adeguato in cui posizionare l’impianto e il sindaco lo ha appunto individuato all’interno di concessione ad Acciaierie d’Italia. “Affacciato sul mare c’è oltre un milione di metri quadri di areeNoi vogliamo che la siderurgia cresca, ma credo ci sia spazio anche per ospitare altre attività di logistica e per un desalizzatore in grado di trattare le nostre acque del mare e renderle disponibili“.

Invece, è opposta la strategia del Veneto, che contro la siccità corre ai ripari con un nuovo paradigma nella gestione delle campagne irrigue. Francesco Morari, professore di Agronomia ambientale e difesa del suolo all’Università di Padova, è responsabile di un progetto dell’Agenzia spaziale europea, in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Valencia. “Stiamo applicando metodi basati su remote sensing (il telerilevamento) e modellistica ambientale, per poter valutare le esigenze idriche delle colture agrarie“.

La Toscana lavora su più fronti per prevenire il rischio siccità, che si affaccia anche nel 2023. Nel 2022 sono stati realizzati nuovi pozzi, interconnessioni e depositi per quattro milioni di euro. Per fronteggiare la crisi idrica in modo veloce e naturale, si punta sugli invasi. In Val di Cornia, a Suvereto, ieri è stata inaugurata la seconda vasca dell’impianto di ricarica della falda, adiacente a quella esistente, in una deviazione naturale del fiume Cornia.

La Puglia avrà il più grande dissalatore d’Italia. Su tre ettari, alle sorgenti del Tara – a tre chilometri dal porto di Taranto – e capace di trattare 1.000 litri di acqua al secondo. Spingerà nelle condotte della rete 55.400 metri cubi di acqua potabile al giorno. L’equivalente del fabbisogno quotidiano di 385mila persone, quasi un quarto della popolazione del Salento, spiega il presidente di Acquedotto Pugliese (AqP), Domenico Laforgia.

Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha firmato l’ordinanza con cui si fa appello al risparmio idrico. Nel testo, si raccomanda a tutti gli utilizzatori d’acqua e, in particolare, agli utenti in ambito agricolo, oltre che ai gestori e proprietari di giardini e parchi, di usare le risorse idriche “in modo parsimonioso, sostenibile ed efficace e limitare il consumo al minimo indispensabile“.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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