Manca ancora Inter-Lecce e domani faremo il punto della prima giornata, ma una cosa, anzi due, sono già emerse; della prima, l’utilizzo a volte mancato, altre “eufemistico” del VAR, non facciamo che proseguire l’andazzo “ad minchiam”, per ricordare il Professor Scoglio, della passata stagione; quando le regole erano seguite o sorvolate a seconda di chi fossero arbitro e addetto, o di che “maglie” fossero coinvolte, tanto rigore è quando arbitro fischia e gli arbitri mica hanno il medesimo fischietto per tutti….

Perché utilizzare, allora, uno strumento che serve spesso a prendere in giro la gente, visto che ci sono arbitri che mai vanno al video a verificare se hanno o meno preso decisioni giuste, oppure tipiche giganti?

La seconda, questa invece stupefacente, è che praticamente nessuno ha mandato inizialmente in campo i nuovi acquisti, che poi, se vogliamo, è l’antitesi del calcio!

Perché spendere tanti milioni in nomi più o meno altisonanti, cambiare allenatori e staff, se poi i celebratissimi maestri di gran gioco non cambiano una virgola rispetto ai loro vituperati predecessori? 

Se il grande Sarri non manda in campo il fenomeno olandese con il nome di un formaggio spalmabile, in fin dei conti una giustificazione ce l’ha: era a casa a curare la polmonite …. Perdon, ha Bonucci-Chiellini, e non cambia il certo solo per provare il nuovo, ma allora l’olandesino deve aspettare un casalingo appuntamento contro avversario modesto o che uno dei due si faccia male per giocare?

Come lui anche tutti gli altri campionissimi portati a casa reale, mentre si è rispolverato il cedibilissimo (magari) Pipita, cui qualcuno ha riservato i soliti sperticati (e bavosissimi) elogi, per una prestazione più da frangi-Ronaldo che da centravanti juventino.

Strano non si sia riesumato anche naftalina-Rugani, ma quello forse sarebbe stato concedere troppo al Parma, che già così ha “rischiato” di romperle le uova nel paniere bianconero e poi come si sarebbe ancora osato, Paratici, a chiedere milioni per il centrale, invece di pagare lui chi accetta di caricarsi cotanto peso a bilancio?

Che dire poi del Milan? Prendere un allenatore di Bellinzona è gia come comperare il Parmigiano Reggiano prodotto in Cina, se poi gli dai in mano un triciclo per correre contro le moto, dove vuoi che vada? Poverino mister Giampaolo, gli comperano gente da decimo posto, non gli vendono nessuno è lui cosa fa? Si inventa una formazione uguale a quella di Gattuso, ma mescolando le carte, così che riesce a perdere con l’Udinese che fa giocare solo gli ultimi venti minuti all’unico calciatore vero cha ha in rosa! Ma cosa si voleva di più? Due autoreti negli ultimi tre minuti?

Suvvia, c’è un limite a tutto anche nel sussidio, mentre non c’è nel prostrarsi di certa stampa che altrimenti la domenica cosa fa? Accompagna mogli e fidanzate a fare compere? Non sarebbe male vero? O dobbiamo essere tutti asserviti a questi signorotti che ci tengono al guinzaglio per un accredito o il gadget (da non distribuire a tutti) a Natale?

Vabbe, facciamo finta di niente ed ognuno vada per la propria strada, però magari senza prendere in giro la gente, perché si può dare un rigore inventato o negarne un altro sacrosanto, e trovare sempre chi dice che la notte è “azzurra” e il sole a strisce, e metteteci voi i colori, a piacere, ma usando solo bianco, nero, rosso e blu, mi raccomando.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui