PAPA FRANCESCO JORGE MARIO BERGOGLIO

“Non c’è pandemia, non c’è crisi, che possa spegnere questa luce di Dio: lasciamola entrare nel nostro cuore, tendiamo la mano a chi ha più bisogno, cosi il Signore nascerà nuovamente in noi e in mezzo a noi”.

Parole toccanti dette dal Papa durante l’Angelus. Parole che sono come un abbraccio denso.

“Come vedete – ha detto ai fedeli – nella piazza è stato innalzato l’albero di Natale, il presepe è in allestimento.
In questi giorni anche in tante case vengono preparati questi due segni natalizi per la gioia dei bambini e anche dei grandi. Sono segni di speranza specialmente in questo tempo difficile. Facciamo in modo di non fermarci al segno, ma di andare al significato, cioè a Gesù, l’amore di Dio che Lui ci ha rivelato, andare alla bontà infinita che ha fatto risplendere sul mondo”.

La conversione
Altro tema caro toccato da Papa Francesco è la conversione, un atto che chiede una rinuncia al peccato e di conseguenza al peso eccessivo che si dà alla ricchezza.
“Per escludere il peccato, bisogna rifiutare anche tutto ciò che è legato ad esso”. Il Papa ha indicato come ostacoli “la mentalità mondana, la stima eccessiva delle comodità, del piacere, del benessere, delle ricchezze”.

Tutto questo è facile “e allora – spiega il Papa – si è tentati di dire che è impossibile convertirsi veramente. Quante volte abbiamo sentito questo scoraggiamento, ‘non ce la faccio’, e questo è brutto” perché il rischio è quello di finire “nelle sabbie mobili di una esistenza mediocre”. Per questo il Papa invita a chiedere a Dio la grazia della conversione: “Nessuno può convertirsi con le proprie forze”.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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