La polemica non si placa e la sfida rimane aperta. In attesa del recupero di Juventus vs Napoli – al momento li separa un solo punto in classifica a una giornata dal giro di boa – il collegio di Garanzia del Coni ha pubblicato le motivazioni della sentenza che ha ribaltato le decisioni del giudice sportivo e della Corte federale d’appello che assegnò il 3 a 0 a tavolino a favore dei bianconeri. In più un punto di penalizzazione al club azzurro, per non essersi presentato a Torino per la partita del girone di andata.

Nella sentenza è riportato che il Napoli ha agito senza malafede e in piena coerenza con quanto stabilito dalla normativa vigente e, che, di conseguenza, nessuna responsabilità può essere addebitata alla società. Nelle motivazioni è spiegato perché era giusto rinviare la partita. Infatti, gli organi giudicanti non hanno tenuto conto del sistema tracciato dal legislatore in emergenza e, in particolare, della graduatoria delle fonti.

La richiesta d’informazioni e chiarimenti da parte del Napoli, lungi dall’essere un atto preordinato per non adempiere un obbligo, costituiva diretta applicazione della circolare del Ministero della Salute, rispetto alla quale cadono tutte le norme federali incompatibili con la medesima. Il Napoli, dunque, ha applicato il protocollo Figc vigente all’epoca dei fatti nel caso di positività al Covid-19 di un calciatore. In questo caso l’impedimento alla trasferta fu decretato non da una ma da due note emesse dall’Asl 1 di Napoli.

Il presidente De Laurentis ha accolto con favore l’esito del risultato e ha esultato “per la piena reintegrazione della dignità e immagine del club”. Nello stesso tempo in Belgio sono stati banditi gli abbracci dopo i gol. La decisione è arrivata dalla Pro League che sanzionerà le esultanze da “assembramento” dopo avere messo la palla in rete. Chi si renderà protagonista di abbracci tra compagni, sia in campo sia in panchina, sarà punito con un cartellino giallo e una muta di 750 euro. Previste anche sanzioni ai club da 5 a 10mila euro. La decisione è stata resa nota attraverso un comunicato nel quale è stato rilevato che l’obiettivo è di ricordare a tutti i calciatori professionisti, le importanti responsabilità nel periodo della pandemia.

Per questo i giocatori saranno chiamati a prestare attenzione e offrire un appoggio virtuale a chi è in difficoltà. Il denaro ricavato dalle sanzioni, infatti, sarà destinato a un Ente benefico, senza scopo di lucro, che si occuperà di offrire supporto a tutte quelle persone che in questo momento di difficoltà collettiva vivono una situazione di solitudine e depressione. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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