Il Covid deprime e comprime il Natale anche dal punto di vista economico con un calo del 20,3% dei consumi rispetto al 2019. Saranno molti meno i soldi della tredicesima spesi per gli acquisti: 2 miliardi e 716 milioni di euro contro i 3 miliardi e 408 milioni dello scorso anno (-692 milioni).

La stima arriva direttamente dall’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Secondo Confcommercio, le conseguenze dell’emergenza sanitaria con le crescenti difficoltà nell’occupazione e il notevole aumento della propensione al risparmio (dall’8,3% del 2019 al 16,6% di quest’anno) incidono sulla flessione dei consumi. Un segno moderatamente positivo (+ 1,8% con 318 milioni di euro di consumi) è previsto solo per l’alimentare, e andamento stabile per i prodotti tecnologici (tablet, smartphone ecc.).

Con le restrizioni anti-Covid precipita la spesa per cene e pranzi fuori casa: – 62,6%.

Sos per i ristoranti: a riapertura a orario ridotto con una possibile “zona gialla” il calo sarebbe comunque stimabile, fra il 30 e il 50%. Pressoché azzerate le spese per spettacoli, concerti, manifestazioni sportive e crollo anche nella spesa per le vacanze: – 80%. I flussi turistici valevano 124,2 milioni di euro nel 2019 e, nella migliore delle ipotesi, non arriveranno quest’anno a 25.

Con le risorse della tredicesima sarà invece l’e-commerce a beneficiare di un forte incremento più che raddoppiando – + 58% – rispetto al 2019. E la quota di mercato del commercio online salirà al 38% (dal 21,3% dello scorso anno).

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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