L’annuncio arriva dalla tv panaraba Al-Arabiya: il Consiglio di presidenza libico, dopo un primo annuncio di fallimento, ha finalmente completato la scelta dei componenti del futuro governo di coalizione.

La nascita di un governo di unità nazionale, in linea con l’accordo siglato a dicembre in Marocco, era la condizione attesa dalla comunità internazionale, Italia compresa, per poter avere un maggiore coinvolgimento nella crisi libica. La presenza di un governo di unità potrebbe dare il via ad una missione militare organizzata da alcuni membri della Comunità internazionale per combattere lo Stato islamico.

Secondo i media locali, l’esecutivo sarà guidato da Fayez al Sarray e comprenderà 13 ministri e cinque segretari di Stato, fra cui tre donne.

Fonti non ancora confermate riferiscono che il futuro ministro della Difesa sarebbe al Mahdi al Barghuthi, ex ufficiale dell’esercito di Muhammar Gheddafi, passato nei ranghi dell’opposizione durante la rivoluzione del 2011. Il ministro dell’Interno è al Arif al Khojah, mentre il dicastero degli Esteri è stato affidato a Mohamed Siala.

La nuova composizione dell’esecutivo, ridotto secondo quanto richiesto da Tobruk, e soprattutto senza il generale Khalifa Haftar come ministro della Difesa, dovrebbe essere accettata sia dal Parlamento sostenuto dalla comunità internazionale che dal Congresso nazionale libico di Tripoli.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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