Un teatro di guerra ancora aperto e una politica monetaria globalmente severa hanno effetti sul mercato immobiliare, che nel 2023 vedrà flessioni a doppia cifra per le compravendite e per le nuove richieste di mutuo. A dirlo sono gli esperti dell’Osservatorio di Nomisma, nel loro rapporto sul settore.

Lo scenario non è roseo: il continuo rialzo dei tassi da parte della Bce, oltre all’aumento dei finanziamenti, con tassi passati in media dall’1,93% di maggio 2022 al 3,79% a febbraio di quest’anno, rende più caute le famiglie e ancora più prudenti le banche nel concedere prestiti. E’ sulla base di questi elementi che Nomisma prevede un sensibile calo delle intenzioni di acquisto immobiliari e delle richieste di finanziamento.

E questo, secondo l’Osservatorio, non dipende solo dagli indicatori di fiducia delle famiglie (seppure in discesa rispetto ai massimi toccati a settembre 2021) ma anche dal repentino irrigidimento dei criteri di selezione della clientela.

A cura di Televideo – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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