Tragedia nel mondo dell’NBA: Kobe Bryant è morto in un incidente di elicottero in California, nella contea di Los Angeles. Lo riferisce il sito TMZ. Il 41enne, leggendaria guardia dei Lakers, era a bordo del suo elicottero privato con almeno altre tre persone più il pilota, e sono tutti morti.

Secondo quanto riporta il sito statunitense Bryant stava viaggiando con almeno altre 3 persone sul suo elicottero privato quando si è verificato un incendio a bordo. Nessun passeggero si sarebbe salvato.
Sul velivolo non sembra fosse presente la moglie Vanessa.

Bryant fin dai tempi dei Lakers era solito spostarsi in elicottero.
Le autorità stanno indagano sulle cause che hanno provocato l’incidente di elicottero. Alcuni scatti mostrano una lunga colonna di fumo in una zona collinosa della contea di Los Angeles. L’incidente è avvenuto nella località di Calabasas. Bryant lascia la moglie Vanessa e le quattro figlie, Gianna, Natalia, Bianca e la piccola Capri, nata a giugno.

Considerato uno dei migliori giocatori della storia del basket, Kobe Bryant è uno dei sette giocatori ad aver segnato oltre 30.000 punti carriera. Kobe Bryan aveva fatto la sua intera carriera con i Lakers, vincendo cinque campionati Nba e 18 titoli All-Star prima di ritirarsi nel 2016. Era stato anche due volte oro olimpico, aiutando l’equipe statunitense delle star Nba a ottenere il titolo nel 2008 a Pechino e nel 2012 a Londra.

Nel 2018 aveva anche vinto un Oscar per il film breve, ‘Dear Basketball’. Kobe Bryant aveva sempre amato gli spostamenti in elicottero e quando giocava per i Lakers usava il suo Sikorsky S-76 per trasferirsi dalla sua villa di Newport Beach fino allo Staples Center di Los Angeles.

Dopo il suo ritiro, nel 2016, i Lakers avevano ritirato entrambe le maglie usate da Kobe Bryant, la 8 e ala 24, un onore mai riservato ad altri giocatori della franchigia californiana. Poche ore prima della tragedia, Bryant si era congratulato con LeBron James che a Philadelphia lo aveva superato nella classifica dei migliori realizzatori di tutti i tempi della storia Lakers issandosi al terzo posto assoluto della Nba. “Grande rispetto per mio fratello King James”, aveva twittato Kobe.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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