Due brevi informazioni prima di entrare nel merito dell’argomento proposto:
La parola pandemia deriva dal greco pandḗmios, che significa “di tutta la popolazione”: pán significa “tutti”, dḗmios (da dḗmos, “popolo”) significa “pertinente alla popolazione”. Il termine “pandemia” in questa accezione fu utilizzato dagli scienziati europei a partire dalla fine del XVIII secolo. Pandemia è quindi un concetto utilizzato in età moderna per indicare l’esposizione dell’intera popolazione mondiale a una comune malattia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS – in inglese World Health Organization, WHO) è un istituto specializzato dell’ONU per la salute. È stata istituita con il trattato adottato a New York nel luglio del 1946, entrato in vigore nel 1948 e ha sede in Svizzere a Ginevra. L’obiettivo dell’OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità. È membro del Gruppo per lo sviluppo delle Nazioni Unite!
ATTENZIONE: Il Trattato pandemico, discusso fra 194 stati e la cui entrata in vigore è prevista nel corrente 2024, prevede che in caso di pandemia l’OMS gestisca la “proprietà intellettuale” e la condivisione delle informazioni per renderle disponibili equamente agli Stati membri. Inoltre, l’OMS tratterrà il 20% della produzione (vaccini, farmaci, mascherine, dispositivi di protezione individuale) per redistribuirle ai Paesi del Terzo Mondo. Il Trattato attribuisce all’OMS il potere di imporre o vietare l’uso di farmaci o altre misure in caso di pandemia, nonché di emanare raccomandazioni vincolanti (art. 44, par. 1); dispone la sorveglianza biologica dei microrganismi e delle persone (art. 5); dispone la censura di informazioni false o inaffidabili riguardanti la salute pubblica (art. 44.1). (già un vero monopolio!)
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato: “La diffusione del MPOX (conosciuto come il vaiolo delle scimmie) è un’emergenza sanitaria internazionale, cioè la definizione più grave per una minaccia di tipo sanitario fra quelle in uso. E’ una malattia causata da un virus appartenente alla stessa famiglia del vaiolo“. Secondo i dati, dal gennaio 2022 sono stati individuati in totale 38.465 casi in sedici diversi paesi dell’Africa, con un aumento del 160 per cento dei casi nel 2024 rispetto al 2023.
Oggi il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato che la rapida diffusione di un nuovo Clado del virus (un raggruppamento di specie con uno stesso antenato comune) nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, il suo rilevamento nei paesi vicini che non avevano precedentemente segnalato la malattia, e il rischio di un’ulteriore diffusione in Africa e oltre sono molto preoccupanti. L’attuale epidemia ha le sue specificità: si tratta di un virus più contagioso e pericoloso causato dal Clado 1 e da una sua variante, il Clado 1b. Il tasso di letalità di questo ceppo è stimato al 3,6 per cento.
Il 13 agosto l’MPOX era stato dichiarato un’emergenza di salute pubblica in tutta l’Africa dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie in Africa, il principale organo di controllo in ambito sanitario del continente. A preoccupare non è solo la dimensione dei contagi. Il virus sta mostrando di essere capace di varcare i confini e insediarsi in aree in cui fino a oggi non era presente. Nell’ultima rilevazione dell’Oms, per esempio, anche Burundi, Kenya, Rwanda e Uganda riportano un numero crescente di contagi. La situazione rischia di esplodere. Jean Kaseya, ha dichiarato: “Questa non è semplicemente un’altra sfida ma è una vera crisi che richiede un’azione politica collettiva, ma lasciatami essere chiaro: questo non è solo un problema dell’Africa, MPOX è una minaccia globale”.
I morti in Africa hanno raggiunto le 500.000 unità e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha nuovamente dichiarato lo stato di emergenza globale.
L’Organismo di Sanità Pubblica dell’UE ha emesso un nuovo avviso per controllare la diffusione dell’MPOX in Europa, dopo la conferma da parte della Svezia del primo caso della variante “Clado 1” e consiglia a CHI è stato in zone infette di farsi visitare e valutare di sottoporsi alla vaccinazione con l’apposito vaccino già disponibile.
Il vaccino MVA-BN ad oggi è l’unico esistente contro il vaiolo delle scimmie approvato sia dalla Fda negli Stati Uniti che dall’Ema in Europa. Questo vaccino è commercializzato con nomi diversi in vari paesi: Imvanex nell’Unione Europea e nel Regno Unito, Jynneos negli Stati Uniti e in Svizzera, e Imvamune in Canada. È indicato per l’uso in adulti di età superiore ai 18 anni che sono considerati a rischio di contrarre il vaiolo. La distribuzione di questi vaccini in Africa sarà gestita dall’Africa Cdc, che li assegnerà ai vari paesi colpiti in base alle esigenze regionali.
Oltre alla fornitura di vaccini, l’Unione europea ha anche stanziato 3,5 milioni di euro per migliorare le capacità di diagnostica e sequenziamento del virus nel continente africano.
Il Ministero della Salute italiano al momento non ha diffuso comunicazioni specifiche a riguardo e il sito tematico dedicato al vaiolo delle scimmie data l’ultima comunicazione ufficiale a fine maggio. Come misure di prevenzione il Dicastero consiglia: “Per proteggere se stessi e ridurre il rischio di contrarre Mpox: evitare il contatto stretto con casi sospetti o confermati di Mpox e con animali infetti; pulire e disinfettare gli ambienti che potrebbero essere stati contaminati da una persona malata”. Mentre “per proteggere gli altri: se si pensa di avere Mpox, informare il medico curante, isolarsi dagli altri ed evitare i contatti stretti, compresa l’attività sessuale, fino ad esclusione di Mpox. In caso di conferma della malattia, isolarsi dagli altri fino alla caduta delle croste dell’eruzione cutanea, che indica la fine dell’infezione. Questo impedirà di trasmettere il virus ad altri. In presenza di segni e sintomi che non richiedono ricovero, il caso confermato – se le condizioni abitative e igienico-sanitarie lo consentono – può essere seguito al domicilio, in regime di isolamento anche rispetto ai conviventi ed eventuali altre persone che prestano assistenza. Il soggetto sarà informato dalle autorità sanitarie locali circa il rispetto di tutte le misure igienico-comportamentali da attuare al fine di prevenire la diffusione della malattia ad altre persone”.
Tutti tranquillizzano ma tutti stanno già preparandosi alla nuova Pandemia e, non a caso, ecco in Televisione riappaiono le “super star” del Covid, i “virologi” che si premurano di darci consigli e suggerimenti e, se veri o di parte, questo non lo sapremo mai! Siamo di fronte ad una “nuova epurazione” a livello mondale? Saranno sottoscritti contratti segretati e miliardari per l’approvvigionamento di vaccini che diventeranno “obbligatori”? Cosa ci stanno “regalando” i “gestori del potere mondiale”? In fondo pensandoci bene una guerra mondiale sarebbe pericolosa anche per loro, una pandemia colpirebbe solo certe fasce, quelle da loro scelte salvaguardando i loro interessi.
Lo sapremo molto presto, purtroppo!
A Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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