I test sono finalmente terminati e tra dieci giorni si ricomincia a fare sul serio, nel senso che il Motomondiale 2020 parte proprio dove sono appena terminate le ultime prove, a Losail, Qatar, venti Gran Premi che dal 8 marzo al 25 novembre designeranno i nuovi Campioni del Mondo di MotoGP, Moto 2 e 3; ci sarà battaglia sui circuiti del Mondiale, questo è indubbio, anche se com’è naturale sarà sempre la Moto GP la classe regina, quella più attesa, quella dove in molti andranno alla caccia di Marc Marquez e della sua Honda Repsol.

Davvero agguerrito il lotto dei partenti, con la grande novità, che sarà la “famiglia” Marquez a vestire i colori della Honda ufficiale, visto l’arrivo di Alex Marquez ad affincare il più famoso fratello, una coppia di Campioni del Mondo mica da poco, anche se il più piccolo dovrà mangiare qualche pagnotta prima di poter dire la sua anche nella categoria superiore; la stoffa c’è ed il tempo ci dirà se sarà una lotta tutta in famiglia per il successo finale.

Successo finale che però fa gola non solo in casa Honda ma ha aspiranti anche in Ducati, dove la moto pare essere tornata la più veloce in rettilineo, con un Dovizioso carico ed un Petrucci che vuole certamente incidere di più e non solo in qualche gara; entrambi i piloti della casa di Borgo Panigale sono in scadenza di contratto, ma non è così facile trovare qualcuno più veloce e costante, ed in più ora che Lorenzo ha abbandonato le gare, non ci sarà di mezzo un “amore” che in verità è appassito (per gli scarsi risultati ottenuti in un biennio) prima ancora di tornare in auge!

Agguerriti come non mai lo sono certamente anche in Yamaha, tanto da mandare in pista non due ma quattro moto ufficiali, visto che anche il Team Petronas, con Quartararo e Morbidelli, avrà moto in tutto e per tutto identiche a quelle di Vinales e Rossi.
Il discorso relativo alla vittoria coinvolge anche il Team Suzuki, dove Mir e Rins vogliono finalmente giocarsela su ogni terreno e con quella continuità che mai è stato il punto di forza Suzuki.
Una bella sfida dunque, con in più la posizione di Valentino Rossi, che a quarantun anni è ancora in lizza e vuole smentire le cassandre e fare ricredere il proprio Team che al termine della stagione non gli rinnoverà il contratto, pur se gli è stata offerta per il 2021 la moto della Petronas; l’età non è certo il punto di forza di Valentino e l’esperienza pare non bastare più per lottare per la vittoria, Vale deve decidere cosa fare da grande, anche se pare che smettere di correre (che non vuol dire lasciare le corse) sia più difficile che ingoiare certi risultati non all’altezza della sua fama e della sua storia.

Il resto del lotto non può che essere contorno, dato che dall’Aprilia alla KTM, per finire con l’Avintia, sarà già tanto riuscire ad infilare qualche bel piazzamento, magari anche qualche podio, specie in quelle gare dove sono le condizioni atmosferiche a determinare la classifica finale.

Grande lotta ci sarà sicuramente anche in Moto 2 e 3, dove non mancano i buoni piloti e dove, come ormai capita spesso, ci sarà da combattere dal primo all’ultimo giro su ogni circuito ed i pretendenti all’iride sono sempre parecchi; la bagarre non manca mai nelle serie minori, così come le sorprese ed il susseguirsi di risultati che spesso da un GP all’altro sono capaci di ribaltare le posizioni in maniera spettacolare.
Un Mondiale tutto da vivere dunque quello che ci apprestiamo a seguire, un Mondiale dove, ci auguriamo, si lotti in maniera dura ma leale, senza certi episodi che mettono in pericolo innanzi tutto la vita di chi viaggia a trecento all’ora.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Marco Iorio Roma

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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