E’ morto a 77 anni Marino Perani, protagonista della vittoria dello scudetto del Bologna nella stagione 1963/64. A darne la triste notizia il club emiliano sul proprio sito, ricordando che da tempo era ricoverato in una clinica cittadina: «Addio Campione. Il Bologna piange uno dei suoi figli più amati, di ogni tempo, e partecipa commosso al dolore della famiglia e di tutti i tifosi rossoblù». Nato nel bergamasco e cresciuto nell’Atalanta, passò al Bologna a 19 anni, nel 1958. Dopo una parentesi al Padova, tornò nel capoluogo emiliano e nell’anno del tricolore in campionato realizzò 6 reti. L’alto rendimento gli permise di raggiungere la Nazionale, dove collezionò 4 presenze. Chiusa l’esperienza da giocatore, Perani lavorò nel Bologna come tecnico delle giovanili venendo poi promosso dall’allora presidente Conti come tecnico della prima squadra nel 1979 al posto di Pesaola: dopo sette gare fu sostituito da Cesarino Cervellati, poi fu nuovamente allenatore rossoblù nella stagione 1979/80 portando la squadra alla salvezza. Successivamente allenò, tra le altre, Udinese, Brescia, Salernitana, Parma, Padova, Reggiana e Ravenna.

“La sua maglia numero 7 è una delle icone del Bologna che oggi, con l’addio a Marino Perani, perde un altro eroe dell’ultimo scudetto – scrive il sindaco Virginio Merola in una nota – uomini come Perani hanno dato a questa città qualcosa che va molto più in là del calcio: hanno costruito un sogno che dura ancora oggi. E lo hanno regalato a tutta Bologna. Grazie”. Domenica si sfideranno in A proprio Atalanta e Bologna: scenderanno in campo con il lutto al braccio.

A cura di Franco Buttaro

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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