Èmorto all’età di 91 anni lo scrittore francese Dominique Lapierre, ex grande firma di Paris Match, autore di bestseller internazionali, il più celebre dei quali La città della gioia.

La notizia della scomparsa è stato dato dal Centro Asha Bhavan di Calcutta, in India, ed è stata confermata in Italia da Mondadori, il suo editore.

Nel 1982, con il sostegno di Maria Teresa di Calcutta, Lapierre aveva fondato insieme alla moglie l’associazione Action pour les enfants des lèpreux de Calcutta, alla quale ha devoluto la metà dei suoi diritti d’autore, in favore di scuole e centri per la lotta alla lebbra e alla tubercolosi.

Nato nel 1931 a Châtelaillon-Plage (La Rochelle), Lapierre non ha mai smesso di percorrere il mondo in aiuto dei più poveri fin dal suo primo romanzo, Un dollaro mille chilometri (1949) in cui ha raccontato un lungo viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti.

Nel giugno 2012, a causa di una caduta, Lapierre era entrato in coma e da allora ha perso progressivamente l’uso della parola e della capacità di scrivere. Lo scrittore ha una figlia, Alexandra Lapierre, anche lei scrittrice.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, per via del suo lavoro di reporter per il giornale “Paris Match”, Lapierre soggiornò a lungo in India con l’obiettivo di ricostruire le straordinarie vicende dell’indipendenza indiana. Dagli anni Settanta ha vissuto tra i diseredati della bidonville di Pilkhana, un’esperienza rivelata al mondo nelle celebri pagine di “La città della gioia” (1985), bestseller tradotto in quaranta lingue, pubblicato da Mondadori divenuto un celebre film di Roland Joffè nel 1992.

Lapierre ha raccontato in seguito questa esperienza anche in “India mon amour” per il Saggiatore (2011), un inno alla vita e alla speranza, in cui la storia di un uomo che ha dedicato sé stesso agli ultimi si incontra con quella di uno straordinario paese-continente. Lapierre ha scritto altri libri divenuti best seller internazionali insieme allo scrittore e giornalista statunitense Larry Collins (1929-2005) come “Parigi brucia?”, da cui è stato tratto l’omonimo film di René Clément (1966), “Alle cinque della sera”, “Gerusalemme! Gerusalemme!”, “Stanotte la libertà”, “Il quinto cavaliere”, “New York brucia?” (con Larry Collins), un romanzo fantapolitico che lega l’imminente esplosione di una bomba atomica a New York con l’abbandono da parte di Israele dei territori palestinesi occupati, Un arcobaleno nella notte, sull’insediamento dei coloni olandesi in Sudafrica.

Tra i libri di Lapierre anche “Più grandi dell’amore”, “Mille soli”, “Gli eroi della città della gioia”, “C’era una volta l’Urss”, “Luna di miele intorno al mondo”, “Gli ultimi saranno i primi”. Nel 2001, con Javier Moro, ha scritto “Mezzanotte e cinque a Bhopal”. Dopo il suo primo viaggio raccontato in “Un dollaro mille chilometri” (apparso in edizione francese nel 1949, ripubblicato da il Saggiatore nel 2003).

A cura di Televideo – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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