La Polizia di Verona ha arrestato un’infermiera che ha somministrato, senza alcun motivo, della morfina ad un neonato, causandogli una overdose e provocandogli un arresto respiratorio. Fortunatamente, un tempestivo intervento sanitario gli ha salvato la vita.

Le motivazione di un simile gesto restano ancora da chiarire, anche se pare che nelle ore precedenti al fatto fosse stata proprio l’infermiera in questione a tenere in braccio il piccolo definendolo come “rognoso” in presenza anche delle altre colleghe. Inoltre, sembra che la donna avesse confidato ad un’altra infermiera di fare abituale uso di morfina e benzodeazepina, pur in assenza di prescrizione, somministrandola ai neonati per via orale o nasale per tranquillizzarli, convinta che non vi fossero pericoli di sorta.

La donna lavora presso l’Asl di Verona e il neonato si trovava ricoverato presso la terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Civile. Dagli esami, successivamente effettuati, è stata confermata la presenza di oppioidi nel sangue. Poco prima dell’episodio, il bimbo era in pieno benessere ed era programmata la sua dimissione per il giorno seguente.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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