CAMERA ARDENTE DI MONICA VITTI AL CAMPIDOGLIO

In Campidoglio è stata aperta la camera ardente per Monica Vitti, l’icona del cinema scomparsa mercoledì all’età di 90 anni. Ad accogliere la salma dell’attrice in piazzetta dell’Avvocatura i suoi familiari, il marito Roberto Russo e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. L’ingresso al pubblico presso la Sala della Protomoteca per l’ultimo saluto al feretro sarà consentito anche domani dalle 10 alle 13.

ROBERTO RUSSO MARITO DI MONICA VITTI

I funerali si terranno domani pomeriggio alle 15 nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo a Roma. Il feretro è circondato da grandi mazzi di rose gialle, mimose e anturium. Al centro campeggia una foto dell’attrice e un piccolo mazzo di fiori avvolto con la prima pagina del Manifesto che il giorno dopo la sua morte ha titolato “Ma ‘ndo vai“. In fondo alla sala un maxischermo proietta alcune immagini celebri dell’attrice, morta a 90 anni.

Tra i primi a rendere omaggio all’attrice romana nella Sala della Protomoteca è stato il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Oggi è un giorno triste perché è il giorno dove prendere atto che Monica Vitti non è poi tra noi” ha affermato Zingaretti uscendo dalla camera ardente della celebre attrice allestita in Campidoglio. “Il film che, per tanti motivi personali, me la ricorda di più è ‘Polvere di stelle’. Mi ricordo quando mio padre mi portò al cinema con la Cinquecento, imbrogliandomi perché io volevo vedere un altro film, dicendomi che mi sarebbe piaciuto. Aveva ragione perché oggi potrei recitare le battute di quel film a memoria”, ha aggiunto rispondendo ai cronisti.

“Era una persona speciale, non dimenticherò mai la sua risata” ha detto Marisa Laurito arrivando alla camera ardente.

“Sono cresciuto con i suoi film, mi vengono in mente tanti momenti di un’attrice romanissima, che si è formata a Roma. Monica Vitti è un orgoglio per la città” ha affermato il sindaco di Roma Gualtieri. “La casa del cinema, oggi e domenica, organizza una rassegna su di lei ma cercheremo anche di ricordarla adeguatamente intitolandole un luogo nella sua città” ha annunciato.

Walter Veltroni è arrivato in Campidoglio per salutare Monica Vitti. Non ha rilasciato dichiarazioni, “proprio non ce la faccio”, ha detto ai cronisti. Ha poi abbracciato il marito della Vitti, Roberto Russo, che aveva chiesto all’ex sindaco di Roma e da lunga data amico di famiglia di dare lui la notizia della morte della moglie.

Monica è ancora presente, è stata una donna generosa, l’ho frequentata per 20 anni passando con lei momenti meravigliosi” ha affermato commossa la costumista dell’attrice Nicoletta Ercole.

Mazzi di fiori e gente in coda alla camera ardente per rendere omaggio all’attrice romana. “Non potevo non passare a farle un ultimo saluto” ha detto ai giornalisti un signore arrivato in Campidoglio con una rosa rossa. “E’ stata e resta la più grande attrice italiana, non la dimenticherò mai”.

DACIA MARAINI SCRITTRICE
ROBERTO RUSSO MARITO MONICA VITTI

“Era un’attrice straordinaria che sapeva mescolare e sapeva entrare nei caratteri più aristocratici più sofisticati, intellettuali e nello stesso tempo in quelli popolari”. Con queste parole Dacia Maraini ha voluto ricordare Monica Vitti alla camera ardente. “Abbiamo fatto un film insieme, tratto dal mio libro “Teresa la ladra” -racconta – ricordo che era molto esigente sul lavoro, molto presente ma anche piena di una vitalità straordinaria. “Monica – aggiunge la scrittrice – ha scoperto e inventato tanti attori e attrici, aveva una capacità che andava oltre quella del talento attoriale, in fondo era anche regista”.

E’ arrivata prima di tutti. Prima del sindaco Gualtieri e del presidente della Regione, Zingaretti, prima ancora che la camera ardente in Campidoglio aprisse. Ma è stata invitata dai vigili a ripresentarsi alle 10, quando la Sala della Protomoteca sarebbe stata aperta al pubblico. “Volevo salutare Monica Vitti”, ha detto la ragazza diciottenne che si è appassionata all’arte di Monica Vitti nel periodo del lockdown. “Ho 18 anni e studio a Trigoria, sì è un po’ lontano, ma oggi non potevo andare a scuola – ha detto – Come ho conosciuto, io così giovane, la Vitti, lontana dalle scene da 20 anni? Durante il lockdown, ho visto un suo film per caso. Quel giorno mi sono innamorata di lei e durante il blocco in casa ho voluto vedere tutti i suoi film”.

“Una donna straordinaria, un’attrice incredibile che è rimasta, nonostante gli ultimi anni di assenza, vivissima nel cuore di tutti gli italiani come si è visto in questi giorni quale corrente di affetto, di amore e ammirazione le è stata tributata. Veramente una grande perdita” ha affermato il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini arrivando alla camera ardente. “Un’attrice eclettica, straordinaria e unica. Sapeva interpretare ogni tipo di ruolo. Una bellissima storia. Beh è la sua vita”, ha aggiunto.

Monica Vitti era il mio mito, non potevo non essere qui”. Lo dice l’attrice e regista Antonella Ponziani, alla camera ardente. E aggiunge “La Vitti era una mattatrice, la prima del cinema. Ho perso mia madre da poco tempo – racconta – ma poi ho visto un film della Vitti ieri sera e finalmente ho riso”.

“Roberto Russo mi ha ricordato che avrei dovuto sposarlo con Monica Vitti nel 2000. Purtroppo quel giorno ero in Cina”. Lo dice Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma e attuale presidente dell’Anica, alla camera ardente dell’attrice. “Questo giorno è triste – afferma – ma dobbiamo ricordarla con il sorriso, come donna amata da tutti gli italiani. Ricordo la serata da Costanzo dei tre tenori, lei Sordi e Gasmann: erano fantastici, tre protagonisti unici della commedia italiana”.

La Lazio rende omaggio a Monica Vitti, straordinaria interprete del cinema italiano, con la città di Roma ed i colori biancocelesti nel cuore. Alla camera ardente in Campidoglio, il gonfalone della Lazio ed il dono della maglia con la scritta ‘Monica 1’ al suo compagno di vita Roberto Russo, a testimoniare la vicinanza della società alla famiglia, nel ricordo della grande attrice recentemente scomparsa.

“È stata un’amica straordinaria, andavamo al cinema insieme e ci vedevamo spesso a cena. Una cara amica e la più grande attrice italiana, non ci sono altre parole”. Cosi l’attrice Giovanna Ralli ricorda la sua storica amica Monica Vitti, arrivando alla camera ardente. “Non si poteva andare a vedere Monica malata, Monica la voglio vedere così com’era… bella. Le piaceva ballare, Alberto Sordi mi diceva: ‘Monica è brava ma tu sei un po’ buzzichella’”.

A cura di Samanta Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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