Ce l’hanno fatta le ragazze americane ad aggiudicarsi per la quarta volta, la seconda consecutiva, il Mondiale di calcio femminile, battendo nella finale di Lione le campionesse europee dell’Olanda; un 2-0 molto tirato sotto l’aspetto fisico, ma con le americane che hanno sempre condotto il gioco, rendendosi molto più pericolose delle rivali.

Ci sono voluti sessantuno minuti ed un calcio di rigore per sbloccare la gara ed il raddoppio, giunto appena otto minuti dopo il vantaggio, ha di fatto chiuso una partita in cui l’Olanda ci ha provato, ma raramente ha impensierito Rapinoe e compagne, mentre il portiere olandese ha compiuto veri e propri miracoli, salvando spesso la propria porta ed evitando un passivo maggiore.
Le orange hanno provato a mettere la partita sul lato fisico sin dall’inizio, ma le americane non ci sono cascate e poco a poco hanno mandato in confusione le avversarie con azioni che a lungo andare hanno sfiancato la resistenza olandese, sino al calcio di rigore che l’arbitro ha concesso dopo aver consultato il VAR.

Il resto è stato un monologo a stelle e strisce, mentre le olandesi provavano a replicare ma finivano sempre per trovare chi bloccava le loro avanzate, per altro spesso portate con tentativi delle singole calciatrici.
Vittoria dunque meritata per le statunitensi, ma secondo posto altrettanto meritato per le olandesi, confermatesi, dopo aver vinto l’Europeo 2017, le migliori del vecchio Continente.
Nella finalina per il terzo posto, successo della Svezia, che ha piegato l’Inghilterra.

Va così in archivio l’ottava edizione del Mondiale di calcio femminile, che ha visto le ventiquattro nazionali qualificate darsi battaglia senza esclusione di colpi; davanti ad un pubblico sempre numeroso e festoso, abbiamo assistito ad uno spettacolo degno sia sotto l’aspetto agonistico che tecnico ed alla fine ha trionfato la Nazionale più forte, quella che rappresenta un Paese dove il calcio femminile è più seguito e genera maggiori introiti di quello maschile.

L’ultima nota è per le nostre ragazze, giunte sino ai quarti in maniera splendida e poi battute proprio da quell’Olanda che ancora è fuori portata, ma che la crescita del nostro movimento lascia sperare sia presto più vicina; però il solco è finalmente tracciato ed ora non resta che proseguire verso traguardi più ambiziosi, certamente meritati.

A cura di Patrizia Ferro.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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