Il Giubileo della Misericordia è ufficialmente iniziato. La Porta Santa aperta da Papa Francesco ha dato il “via alle danze” che dureranno fino a novembre del 2016. Per quasi un anno, milioni di pellegrini (provenienti dalle parti più remote del globo terracqueo), potranno entrare a San Pietro e confessare i propri peccati, ricevendo il perdono dal Santo Padre.

“Misericordia” è una parola che ha un significato talmente forte che non tutti riescono bene a comprenderlo. Al mondo siamo tutti peccatori (chi più chi meno), tutti abbiamo qualcosa da farci perdonare. Tutti vogliamo essere assolti dai nostri peccati e continuare a vivere senza pesi sulla coscienza. La Chiesa Cattolica, la Religione Cattolica, ha professato fin dalla notte dei tempi, la misericordia e il perdono.

Secondo i dettami cristiani, bisogna sempre porgere l’ altra guancia, in qualsiasi situazione. Solo Dio può giudicarci e solo a Lui spetta il compito di condannarci, qualora ce lo meritassimo.

Ma sulla Terra Dio non c’è, lui dimora in cielo; sulla Terra, invece, ci sono gli uomini con i loro vizi, le loro debolezze e incongruenze. Sulla Terra dimorano l’odio, l’inganno e l’invidia. Insomma, vivere sulla Terra non è uno scherzo. Ma, purtroppo o per fortuna, nostro Signore ha voluto metterci alla prova, facendoci vivere l’uno di fianco all’altro; ma noi non siamo sempre all’altezza della situazione e qualche volta lo facciamo arrabbiare e non poco. Così il nostro supremo comandante, ha deciso di coniare la parola Misericordia, per rimetterci tutti in riga e darci la possibilità di seguire la retta via.

Questo termine racchiude tutto, sia il bene che il male. La Misericordia appartiene a tutti noi. Essere misericordioso nei confronti degli altri, ti rende diverso ma in un certo senso migliore, diciamo speciale. Anche un cattivo della peggior specie, può diventare misericordioso e quindi trasformarsi in un buono. La reversibilità è quello che ci rende unici nel nostro genere. Tutti possiamo provare odio e amore, ma non nasciamo buoni o cattivi, bensì lo diventiamo.

Perdonare, essere superiore e andare avanti è la ricetta giusta, adottata da tutti gli esseri umani. Si, dovrebbe, però, secondo la mia modesta opinione, provare a comportarsi bene a prescindere da quello che potremmo ricevere o non ricevere in cambio. Più che perdonare sempre il nostro prossimo per tutti gli sbagli che può aver commesso, dovremmo, invece, cercare di impedirgli di fare certi errori e tenerci la nostra misericordia per altre cose, ben più serie. Pensare sempre di avere una via di uscita che fa al caso nostro, non ci rende dei buoni cristiani, ma solo dei beceri opportunisti.

Sicuramente questo Giubileo consentirà a molte persone di guardarsi dentro e capire veramente se la strada che stanno percorrendo sia quella giusta oppure no. Io mi auguro che questo avvenimento, così importante a livello mondiale, possa insegnare a tutti noi che il rispetto, la bontà, e la misericordia non solo solo semplici parole, ma sono atti concreti. Vogliamo redimerci all’ ultimo momento come abbiamo sempre fatto o provare a cambiare la nostra vita passo dopo passo?

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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