Ieri pomeriggio i media hanno iniziato a dare notizia della possibile istituzione di una nuova “ Zona Rossa” . Il nuovo decreto legge, oltre a nuove restrizioni, chiude l’ingresso e l’uscita per la regione Lombardia e le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Pesaro- Urbino, Padova, Venezia, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria. 

Un provvedimento “forte” ma necessario e giusto per poter contenere la diffusione dell’infezione da Coronavirus che, se dovesse espandersi anche al sud del paese, potrebbe diventare incontenibile e di difficile gestione.

La cosa irrazionale, e forse non calcolata dall’esecutivo, è stata la reazione di molti cittadini che in poche ore si sono riversati alle stazioni per fuggire “ del nemico invisibile” senza valutare il rischio di poter infettare altre persone in altre regioni del paese. Una reazione di panico generale che forse andava preventivata bloccando ogni tipo di comunicazione prima di avere attivato Militari e forze di polizia per bloccare l’accesso alle stazioni, strade ed aeroporti.

A cura di Daniele Baldini – Foto redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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