Rimane serrata la tensione tra Italia e Francia dopo che ieri il Quai d’Orsay – con una mossa senza precedenti in tempi di pace – ha richiamato a Parigi l’ambasciatore a Roma. Il portavoce del governo francese ha detto: “Non è una decisione permanente ma era importante dare un segnale”. Preoccupato per le tensioni con Parigi il Presidente della Repubblica Mattarella, che chiede di “ristabilire la fiducia reciproca”. Il premier conte rassicura: sono serenissimo. Intanto, secondo quanto riferiscono fonti del Viminale, la Francia non intende più accogliere i migranti della Sea Watch. Parigi ha fatto sapere che “prenderà solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici e ha aggiunto che appoggerà l’Italia per chiedere rimpatri più efficaci in alcuni paesi africani a partire dal Senegal”.

Si apprende, sempre da fonti del Viminale: “Ora ci si aspetta che Parigi dimostri con i fatti la buona volontà, collaborando per rimpatriare al più presto decine di senegalesi irregolari che si trovano in territorio italiano”. Griveaux: “Richiamo ambasciatore è un segnale” “È un segnale” per l’Italia il richiamo dell’ambasciatore francese a Roma. Questo dice stamattina il portavoce del governo francese Benjamin Griveaux. “È un segnale” perchè l’Italia è “un alleato storico” di Parigi e “uno dei paesi fondatori dell’Unione europea”, ha detto il portavoce del governo. Mentre i due leader politici del governo italiano, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si sono dichiarati “disponibili” al dialogo con il governo francese, Benjamin Griveaux ha osservato che “il dialogo non è mai stato rotto”, sottolineando che “c’è un capo del governo in Italia, è Conte”, che Macron ha “già incontrato più volte”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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