migranti

“Con una riduzione degli arrivi quasi del 30% rispetto al 2014, l’anno precedente la crisi, è giunto il momento di accelerare e intensificare i nostri sforzi a tutti i livelli. Non dobbiamo rallentare. Non possiamo riposarci sugli allori proprio adesso. Sono necessarie altre, e più rapide, azioni in materia di rimpatrio, gestione delle frontiere e canali legali, in particolare il reinsediamento dall’Africa ma anche dalla Turchia.” Lo ha dichiarato Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la Migrazione, secondo quanto riporta una nota. I dati forniti in relazione parlano di 205mila attraversamenti non autorizzati delle frontiere nel 2017, con una riduzione delle persone arrivate nell’Unione europea del 28% rispetto al 2014, l’anno precedente la crisi. La pressione sui sistemi migratori nazionali, pur diminuendo, è rimasta a un livello elevato, con 685mila domande di asilo presentate nel 2017.

“Continueremo ad aiutare Italia” – “Siamo qui per fornire sostegno all’Italia” sui migranti, “quindi posso assicurare che continueremo a farlo” qualsiasi sia stata “la scelta politica” dei cittadini italiani alle ultime elezioni su cui “non intendo interferire”. Lo ha detto il commissario Ue alla migrazione Dimitris Avramopoulos sulla prospettiva di un governo guidato dalla Lega in Italia. “Per la politica migratoria Ue contiamo molto sul ruolo dell’Italia, perché non è un piccolo stato membro e i suoi cittadini sono tra i più europeisti”. Ha aggiunto Avramopoulos sottolineando l’importanza del contributo italiano in particolare per la riforma di Dublino. “Sono convinto che l’Italia continuerà a sostenere i nostri sforzi”, perché avere un nuovo sistema Ue di asilo che funzioni “è utile sia per l’Italia che per tutti gli altri stati membri”. La scadenza per trovare un’intesa, ha ricordato il commissario, “resta entro fine giugno”.

Ue lancia seconda tranche aiuti da 3 mld a Turchia – La Commissione Ue ha lanciato la mobilitazione della seconda tranche da 3 miliardi per attuare l’accordo sui migranti con la Turchia, dopo che la prima è stata pienamente utilizzata entro fine 2017, alla luce del fatto che continua a funzionare con una riduzione degli arrivi del 97% rispetto al momento della crisi. Lo ha reso noto la Commissione Ue.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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