Il vertice Ue-Turchia in corso a Bruxelles è stato prolungato, in modo che il premier turco Ahmet Davutoglu possa presentare “nuove idee” e nuove richieste, che vanno oltre gli impegni di Ankara per fermare il flusso di migranti. Lo ha dichiarato un funzionario dell’Unione europea. “Stanno offrendo di più e chiedendo di più”, ha dichiarato dopo la prima sessione di lavoro. Ha precisato che Davutoglu prenderà parte a una cena di lavoro con i 28 leader europei e che il vertice proseguirà in serata per trovare un accordo sulle nuove proposte.
La Turchia avrebbe chiesto più aiuti Ankara avrebbe aumentato la posta in cambio della sua collaborazione a bloccare il flusso di migranti verso l’Europa. Lo scrive il “Financial Times”, citando fonti diplomatiche europee, secondo cui queste richieste supplementari rischierebbero di far fallire il vertice Ue-Turchia che si è aperto a Bruxelles. In particolare, Ankara avrebbe chiesto un aumento dei fondi già concordati con l’Ue (i tre miliardi di euro decisi a novembre scorso, per la copertura tra l’altro dei costi per la sanità e l’istruzione dei rifugiati siriani), un accesso più rapido ai visti Schengen per i cittadini turchi ed un’accelerazione del suo processo di adesione all’Unione Europea.
“La Turchia ha salvato quasi 100mila rifugiati nel Mediterraneo” orientale ma “l’Ue deve ancora darci i 3 miliardi di euro promessi quattro mesi fa”. Ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Austria: chiuderemo tutte le rotte “Sono favorevole a dire parole chiare: chiuderemo tutte le rotte, anche quella Balcanica”, ha detto il cancelliere austriaco Werner Faymann, al suo arrivo a Bruxelles. “I trafficanti non devono avere alcuna opportunità”, ha aggiunto Faymann, per molti è stato finora troppo semplice “lasciar passare le persone”. Vienna resta ferma contro la politica del lasciar passare: “Più chiaramente saremo contro, tanto meglio”, ha ribadito il cancelliere. Gli accordi con la Turchia sono una buona cosa, ma “se reggeranno lo si vedrà in futuro”.