Mentre la polemica politica sulla gestione dei flussi dei migranti e sulla chiusura dei porti, non si fermano gli sbarchi sulle coste italiane di migranti soccorsi in mare. Solo nella giornata di venerdì sono arrivati in quasi 5mila e altre 1600 persone sono attese nel fine settimana.
Il dibattito politico, inevitabilmente, è legato allo Ius soli, con Lega e M5S contrari e divisioni all’interno della maggioranza stessa, con i centristi di Alfano che minacciano la rottura, a partire dal ministro per gli Affari regionali Enrico Costa che parla di dimissioni in caso l’esecutivo andasse avanti.
Intanto, nervi tesi a Civitavecchia, dove il prefetto di Roma ha disposto un sopralluogo dopo aver prospettato l’ipotesi che il porto possa diventare un hotspot. La città, per il sindaco pentastellato Antonio Cozzolino, “non è nelle condizioni”. “Il porto non è pronto per accogliere un hotspot e se il ministero continuerà con decisione su questa pericolosa strada, dovremo affrontare un’emergenza difficile, se non impossibile, da gestire”. La prefettura della capitale ha precisato che, “allo stato, non sono previsti sbarchi di migranti nel porto di Civitavecchia”. In ogni caso, si spiega, “le misure organizzative in corso di programmazione hanno esclusivamente lo scopo di approntare responsabilmente un sistema di accoglienza efficace, nell’eventualità che tale circostanza si verifichi”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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