“La sensazione che l’elettorato aveva era quello che un centrosinistra diviso era condannato a perdere, ha fatto sì, specialmente dopo il discorso degli impresentabili presenti nelle liste di Musumeci, che ci sia stato uno spostamento di voti da parte di chi, pur continuando a votare le liste di centrosinistra, ha optato per Cancelleri per cercare di bloccare la vittoria di Musumeci”, dice il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione siciliana, Fabrizio Micari, commentando i risultati delle elezioni.

“Cancelleri ha un più 8 per cento rispetto alla sua lista. – Se è stato qualcuno della mia coalizione a spingere in questa direzione? Non credo. Penso semmai che l’elettorato ha compreso che tra sondaggi e divisioni non avevamo la possibilità di vincere e dopo tutta la questione degli impresentabili, pur di fermare Musumeci, è andato a rafforzare Cancelleri. Noi perdiamo il 7 e Cancelleri perde l’8: il flusso di voti mi sembra chiaro”. “Indiscutibilmente il 19 per cento è un dato che non mi soddisfa, frutto sia del giudizio negativo sul governo Crocetta, perché il popolo siciliano ha espresso disappunto nei confronti di questo governo, sia delle divisioni tra centrosinistra e sinistra, che ci hanno indebolito generando la sensazione che per fermare la destra era più conveniente puntare su Cancelleri”.

Micari fa anche autocritica: “Non siamo riusciti a segnare con la necessaria forza anche all’esterno la discontinuità con il governo Crocetta. Siamo rimasti in mezzo al guado: da un lato un candidato presidente che era un elemento di discontinuità con il passato; dall’altro non abbiamo marcato sufficientemente la differenza con il precedente esecutivo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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