Per tutti Mimì, anche se per me ancora e per sempre Mia Martini, quella splendida artista che 26 anni fa ci lasciava rimane una voce inconfondibile nella musica leggera. La sua è una lunga carriera iniziata nel 1962 ancora quindicenne, quando io non immaginavo nemmeno di venire al mondo.

Perche’ arrivi il successo Mia deve aspettare 10 anni. Nell’estate del 1972 la casa discografica lancia due giovani stelle: una è Marcella Bella con Montagne verdi, l’altra e lei con Piccolo uomo, frutto di una collaborazione con Bruno Lauzi, che si aggiudica inaspettatamente il Festivalbar.

La consacrazione giunge nel 1973 con Donna sola, Minuetto, scritta per lei da Franco Califano e Inno.
Nel 1974 la critica europea la premia come cantante dell’anno e le hit parade ospitano il suo Donna con te. Inizia una triennale collaborazione con Charles Aznavour sugellata, nel 1977 da un memorabile concerto all’Opera di Parigi. Poi gli anni difficili, in cui è emarginata dall’ambiente con la fama di menagramo.

Un primo rientro come artista musicale lo tenta al Sanremo del 1982 con E non finisce mica il cielo di Ivano Fossati. Il secondo, e definitivo, si deve alla grinta di Adriano Aragozzini, che la convince a partecipare al Sanremo 1989 (il primo della sua gestione) con Almeno tu nell’universo, premiato dalla critica e secondo assoluto.

Va meno bene l’anno seguente, quando torna a Sanremo da favorita con La nevicata del 56 ma non ottiene il successo sperato. A Sanremo partecipa ancora nel 1991 con l’appassionata Uomini e nel 1993 in coppia con la sorella Loredana Berte. Sono partecipazioni non memorabili, che non la lanciano in vetta alle classifiche di vendita. Ma ormai la voce roca e grintosa di Mia Martini torna di moda, e lei, discreta compositrice e grande interprete, è contesa da autori vecchi e giovani.

A fine 1993, dà vita con Roberto Murolo a una appassionata interpretazione in dialetto napoletano a Cu me di Enzo Gragnaniello. E’ l’ultimo grande successo commerciale di una cantante che non ha mai derogato dalla ricerca della musica di qualità.

C’è sempre stato un qualcosa di drammatico attorno alla vicenda umana di Mia Martini. E la sua scomparsa prematura, purtroppo, è un evento che sembrava scritto nel destino di un’artista che con la fortuna è sempre stata in largo credito.

A cura di Samanta Costantini – Foto Cineteca

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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