Il titolo appare sgrammaticato per la nostra lingua, ma non per Giovanni Paolo II, o semplicemente per Karol Józef Wojtyła prima di essere nominato Papa (16 ottobre 1978) del Mondo Universale Cattolico e Cristiano, nato il 18 maggio 1920, a Wadowice in Polonia.

«Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!»

Con questo messaggio che ha aperto i cuori ai popoli della terra, Giovanni Paolo II, iniziò il suo lungo pontificato, fatto da interminabili viaggi (104) per poi essere segnato duramente dai sui problemi di salute. Il Papa morì alle 21.37 del 2 Aprile 2005. Da quella sera e fino al giorno delle esequie, più di tre milioni di pellegrini confluirono verso le mura Vaticane da via della Conciliazione per rendere omaggio alla salma. I funerali ebbero luogo sei giorni dopo, venerdì 8 aprile e vennero celebrati dal cardinale Joseph Ratzinger allora decano del Collegio cardinalizio (eletto papa undici giorni dopo), in piazza San Pietro con la partecipazione di un altissimo numero di capi di Stato, più di 200 delegazioni ufficiali, oltre ai rappresentanti di tutte le religioni. Gli applausi furono numerosi e interminabili e le grida: “Santo subito“.

Papa Wojtyła fu poi sepolto nelle Grotte VATICANE. La bara fu calata in una tomba creata nella stessa nicchia precedentemente occupata dai resti di Papa Giovanni XXIII. La nicchia era vuota da quando i resti di papa Giovanni erano stati spostati nel corpo principale della basilica dopo la sua beatificazione.

Il 14 gennaio del 2011 Benedetto XVI ha promulgato il decreto che attribuisce un miracolo all’intercessione di Giovanni Paolo II. Secondo quanto riportato dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, si tratta della guarigione dal morbo di Parkinson (lo stesso di cui ha sofferto Giovanni Paolo II) della religiosa francese suor Marie Simon-Pierre. La malattia le era stata diagnosticata nel 2001. Secondo la testimonianza della religiosa, la guarigione per intercessione del pontefice è avvenuta la sera del 2 giugno 2005, quando aveva 44 anni.

Dopo la beatificazione è arrivata anche la Canonizzazione il 27 aprile del 2014.
Un uomo dunque venuto da lontano e proclamato Santo. Un Papa che ha voluto viaggiare come un Apostolo di Dio per raccontare la vita di Gesù che ci accompagna ogni giorno. Karol Wojtyła era vicinissimo ai suoi fedeli e durante la sua Enciclica è riuscito ad aprire il cuore per un mondo di pace, fraternità a molti potenti, tra i tanti mi soffermo su Fidel Castro. Un Pontefice che mai avrei pensato quasi di toccare all’Ippodromo di Cesena durante una visita pastorale alla Madonna della Basilica del Monte. Mi sono sentito sollevare, quasi turbato come se tutto intorno a me si illuminasse, quando i suoi occhi chiari hanno per un attimo incrociato i miei. Ma c’è di più, nell’edizione che mio padre stampò per questo evento così straordinario per la nostra cittadina, il Santo Padre nel ricevere il libro è una medaglia coniata in oro raffigurante un cavallo da corsa, disse al mio genitore, che era l’animale più intelligente che Dio poteva creare.
Papa Giovanni Paolo II, rimarrà per tutti un gigante della Chiesa, Conservatore o Innovatore!

 

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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