Dopo il caldo record di questi giorni su tutta la Penisola, oggi il Nord Italia sta vivendo un momento di “sollievo”, almeno per le temperature in diminuzione. Ma con temporali intensi e dannosi per le colture.

Abbiamo chiesto alla meteorologa di Rai Meteo, Margherita Erriu, che cosa ci aspetta per i prossimi giorni. E quanto durerà l’anticiclone che sta scaldando sempre di più l’Italia.

Non ci sono buone notizie. Questo anticiclone nord-africano caratterizzato localmente da temperature altissime e umidità tra l’80 e il 90% non ha intenzione di mollare la nostra Penisola, almeno per ora. Seppur con piccoli cedimenti che stiamo vivendo anche oggi, ma solo nel settentrione, potrebbe continuare a stazionare in Italia ancora fino alla prima settimana di luglio.

Piccoli cedimenti che in queste ore si stanno verificando al Nord sotto forma di temporali

Proprio così. Violenti temporali stanno insistendo nel Settentrione, soprattutto in Piemonte. Tra provincie più colpite, Torino, Novara e Vercelli, ma nelle prossime ore il maltempo si sposterà verso Est.

Diciamo che questo “sollievo”, dal punto di vista delle temperature, sta causando gravi danni alle coltivazioni ma anche alle vetture per l’intensità e la consistenza delle grandinate, con chicchi che sono arrivati a 4 e 5 centimetri di diametro. I temporali al Nord termineranno tra la giornata di domani e dopodomani quando l’anticiclone tornerà a rinforzarsi. Ma le temperature, nei prossimi giorni, diminuiranno sensibilmente su buona parte della Penisola.

Una curiosità: in questi casi di caldo eccessivo si utilizzano indistintamente i termini “caldo afoso” o “caldo torrido”. Qual è quello adatto a questo tipo di caldo e perché?

Questa temperatura rovente caratterizzate da un alto indice di umidità, tra l’80 e il 90%, si definisce “caldo afoso”, tra l’altro la combinazione elevate e i tassi di umidità altrettanto alti ci fanno percepire ancora più caldo. Al contrario, quando si parla di “caldo torrido” l’umidità è più bassa e il caldo viene percepito in maniera minore.

A cuta di Radiometeo – Foto Imagoeconomica
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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