Da Est a Ovest il Nord Italia ieri è stato squassato da una bufera inarrestabile. Stato di emergenza per Toscana e Veneto. Volati a terra pezzi del campanile di San Marco.

Maltempo: inizia la conta dei danni. Due le vittime, numerosi i feriti e centinaia gli sfollati
Maltampo a Marina di Carrara: alberi abbattuti dalla furia delle tromba d’aria, auto travolte e schiacciate dai pini caduti

L’Italia si sveglia all’indomani di una giornata campale per il maltempo che l’ha squassata e divisa in due, con il centro sud stretto ancora in una morsa di caldo che non molla la presa e il centro nord devastato dalla furia di trombe d’aria e piogge monsoniche.

Tra le zone più colpite, quelle della Toscana orientale, il Veneto e la Liguria.

E l’allerta rimane alta ancora per 36 ore.

La Toscana ha registrato due vittime, colpite in entrambi i casi da alberi divelti dal forte vento.

“È stato firmato lo stato di emergenza regionale della durata di 6 mesi per gli eventi meteorologici del 15/08/2022 e del 18/08/2022 nel territorio delle Province di Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato, Città Metropolitana di Firenze, Arezzo, Siena, Pisa, Livorno e Grosseto”. Lo ha scritto su Facebook il presidente della Toscana Eugenio Giani. Mentre su Twitter ha rilanciato un video impressionante della ruota panoramica di Piombino.

“La nostra macchina della Protezione Civile sta già intervenendo in molte zone della Toscana a seguito della forte ondata di maltempo con raffiche di vento arrivate fino a 140km/h. Si registrano cadute di alberi in diverse località che stanno comportando la chiusura di strade per consentire la messa in sicurezza, a Calenzano alcuni tetti scoperchiati, sulla costa danni agli stabilimenti balneari. A Marina di Carrara il mercato è stato spazzato via. È in corso anche il ripristino della corrente elettrica nelle zone rimaste senza”.

Pioggia, temporali e vento forte anche in tutto il Veneto. Almeno 300 gli interventi dei Vigili del Fuoco concentrati nelle province di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Belluno, Rovigo e Verona. Il capoluogo è stato travolto in pochi minuti dal rovescio di 20 millilitri di pioggia preceduti da una bufera spaventosa che ha fatto volare in aria i tavolini dei bar all’aperto e cadere a terra pezzi del campanile di San Marco. Non ci sarebbe alcun pericolo e si sta cercando di verificare da quale punto sia avvenuto il crollo. Anche per il Veneto è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale.

Circa venti i millilitri di acqua riversati in cinque minuti anche in Liguria dove una tromba d’aria su Lavagna ha scoperchiato i tetti degli stabilimenti e provocato cadute di materiali sulla linea ferroviaria di Chiavari, bloccata in entrambe le direzioni. Una ventina gli sfollati. Le raffiche di vento sulla costa de La Spezia hanno oltrepassato i 140 chilometri all’ora. Decine le auto danneggiate.

Il Friuli Venezia Giulia nel primo pomeriggio di ieri aveva già ricevuto più di 400 chiamate localizzate in tutta la regione per tetti scoperchiati, caduta di alberi e infissi, pali dell’elettricità adagiati su edifici o su autovetture. Tra le principali criticità, il soccorso in mare per un’imbarcazione rimasta in avaria, al largo di Sistiana-Trieste. Quanto all’intensità del fenomeno, sono stati registrati fino a 30 millimetri di pioggia sulle Prealpi Giulie e raffiche di vento forte da sud-ovest, fra i 100 e i 120 km orari sulla costa, fino a 140 km/h sulle Alpi Carniche in quota.

Danni anche in Emilia Romagna, in particolare a Ferrara e provincia. A Modena il vento ha scoperchiato gli hangar di Campo Volo.

E mentre, dalle prime luci dell’alba, si inizia a fare la conta dei danni, la preoccupazione si sposta verso il centro Italia. Grande attenzione da parte del Dipartimento di Protezione Civile per la perturbazione che, nella giornata di oggi, colpirà le Regioni del centro Italia, “Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Sardegna dove si avranno più o meno gli stessi fenomeni che oggi hanno interessato il nord: forte pioggia e raffiche di vento.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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