Ieri una forte grandinata ha bloccato per 40 minuti l’aeroporto di Malpensa, con sette aerei dirottati su altri scali. Nel Bresciano due uomini sono morti travolti da alberi caduti.

Oggi attesi venti forti e temporali in particolare su Nord e Centro Italia, con allerta arancione in Emilia-Romagna e Marche. Dal 19 maggio chiude il traforo del Gran Sasso, per l’inchiesta sull’inquinamento della falda.

Milioni di danni da maledetta primavera Una primavera “maledetta” segnata da eventi estremi che hanno purtroppo causato vittime e provocato milioni di euro di danni alle coltivazioni agricole per i violenti temporali con pioggia abbondante accompagnata da grandine che a macchia di leopardo hanno colpito le campagne, dopo un inverno caldo e siccitoso. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in riferimento all’ultima ondata di maltempo straordinario che sta attraversando l’Italia, dopo un inverno in cui sono cadute in Italia 1/3 di precipitazioni in meno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr.

Pioggia abbondante, tempeste di ghiaccio e vento forte stanno sferzando la Penisola in una stagione particolarmente delicata per l’agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che – sottolinea la Coldiretti – iniziano a fare i primi frutti. La grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sulle verdure e sui frutteti e – spiega la Coldiretti – spogliano le piante compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta e – precisa la Coldiretti – sono state stese a protezione le reti antigrandine che tuttavia non ancora sufficientemente diffuse.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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