SAN PIETRO SOTTO LA NEVE NEVE A ROMA NEVICATA 2018 DISAGI ALLARME MALTEMPO

Dopo aver “spento” l’autunno su gran parte del Continente, nei prossimi giorni l’anticiclone subtropicale tenderà parzialmente ad indebolirsi sull’Italia, lasciando spazio all’afflusso di correnti più umide dai quadranti occidentali legate al transito di una perturbazione tra il Regno Unito e l’Europa centrale. Gli effetti del sistema frontale saranno assai modesti: da giovedì qualche pioggia sparsa tornerà a bagnare la Liguria di Levante e le regioni centrali tirreniche, in un contesto termico ben superiore alle medie stagionali.

TENDENZA 16-22 NOVEMBRE
La seconda metà del mese di novembre si aprirà all’insegna di marcate anomalie positive bariche su Penisola Iberica, Francia, Isole britanniche, Germania e Scandinavia meridionale, ancora alle prese con i massimi dell’anticiclone e con temperature eccezionalmente miti per la stagione. Una maggiore dinamicità atmosferica è attesa sull’Europa orientale e sui Balcani per il transito di rapidi cavi d’onda associati all’afflusso di masse d’aria artica. L’assenza di perturbazioni atlantiche ben organizzate inasprirà il diffuso deficit pluviometrico mensile sull’Italia. Al Nordovest e sul versante tirrenico del Centro sarà probabile la persistenza di nubi basse, nebbie e inversioni termiche; correnti più fredde dai quadranti nordorientali potranno parzialmente coinvolgere l’Adriatico e le regioni meridionali, determinando un sensibile calo delle temperature e condizioni di variabilità più accentuate tra Puglia, Calabria e Sicilia.

23-29 NOVEMBRE
L’anticiclone, ancora ben saldo sull’Europa centro-occidentale, potrebbe continuare ad ostacolare l’ingresso di perturbazioni atlantiche sul bacino del Mediterraneo, estendendo ulteriormente la lunga fase siccitosa sull’Italia. Sull’Europa orientale, frattanto, persisterà l’afflusso di fredde correnti artiche, foriere di condizioni d’instabilità e temperature di stampo invernale su Balcani e area del Mar Nero. In questo pattern sinottico, correnti fresche dai quadranti nordorientali potrebbero a tratti lambire l’Adriatico e le estreme regioni meridionali, alimentando condizioni di variabilità in un quadro termico sostanzialmente affine alle medie climatiche.

30 NOVEMBRE – 6 DICEMBRE
Secondo le ultime proiezioni, la piovosità media potrebbe ancora rivelarsi inferiore alla norma in Italia – specie al Centrosud per l’eccessiva ingerenza dell’alta pressione sull’Europa meridionale. In un contesto di scarsa dinamicità, le perturbazioni atlantiche continuerebbero a scorrere in via preferenziale alle alte latitudini; proseguirebbe, frattanto, la fase instabile su Repubbliche baltiche e Russia europea.

A cura di 3BMeteo – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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