Rischiamo “uno degli autunni più terribili della nostra storia”. È l’allarme del segretario generale dimissionario della Fim Cisl, Marco Bentivogli, dalla manifestazione dei metalmeccanici a piazza del Popolo: “la disperazione sociale sarà alle stelle”, dice.

“Se si mette il divieto di licenziare e poi ci sono centinaia di migliaia di imprese che portano i libri in tribunale – dice Bentivogli – voglio che i responsabili del governo rispondano a uno a uno a quei lavoratori a cosa è servito il blocco dei licenziamenti”.

“Non abbiamo più tempo. Se la situazione dell’industria non sarà affrontata, dobbiamo appropriarci delle piazze per dimostrare tutto il nostro dissenso”. Lo afferma il Segretario Generale Uilm, Rocco Palombella, che chiede al Governo “più concretezza, meno Stati Generali e più interventi diretti per salvaguardare e rilanciare il sistema industriale, scolastico, sociale ed economico” durante la manifestazione dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm in Piazza del Popolo. “Solo con i sussidi il Paese non ripartirà”, dice Palombella.

Palombella teme “con l’alibi del Coronavirus, una catastrofe sociale ed occupazionale senza precedenti”.

“La condizione delle oltre 150 crisi industriali aperte al Mise – sottolinea il leader della Uilm – è ulteriormente peggiorata. Il settore dell’auto è fermo, la siderurgia e l’aerospazio sono in grande difficoltà, come gli elettrodomestici, le telecomunicazioni, le piccole e medie imprese e l’artigianato. L’ultima, in ordine di tempo, è Cnh che ieri ha dichiarato di voler mettere in discussione l’accordo del 10 marzo 2020, con il forte rischio chiusura dei siti di Brescia e Lecce”.

A cura di Renato Lolli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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