Carmelo Tornatore

 

 

Yogurteria, gelateria e frutta fresca: questo è gran parte di ciò che offre Melobonito. Non è dunque una campagna pubblicitaria della Nike con protagonista il destro magico di Ronaldinho, ma a tinte bianco-rosa il quartiere di Diegaro, principalmente industriale, ospita un’ambiziosa attività. “Fidelizzare il cliente attraverso i social network e coccolarlo”, questa è l’idea su cui punta il proprietario Carmelo Tornatore, nel cui passato da adolescente ha vissuto proprio a Diegaro e già aveva messo l’occhio a quel negozietto da tanti anni. Dopo aver unito esperienze pregresse di organizzatore di eventi, sfilate e negli ultimi anni come agente di recupero crediti, ha deciso di “svoltare”.

Perché Melobonito?
“Tanti anni fa a Forlì era in attività un locale denominato Maria Bonita e faceva una simpatica pubblicità per radio che mi è rimasta impressa. Ho quindi preso spunto unendo ‘Bonito’ alla seconda metà del mio nome ‘Melo’. Erano già 7-8 anni che lo avevo pronto ma l’idea di aprire una attività mi è venuta 3 anni fa. Il 12 settembre scorso è inizia l’avventura”.

Il nome dell’attività, però, ricorda il Sudamerica e l’atmosfera brasiliana.
“Ho viaggiato tanto nel corso della mia vita, conto almeno 15 tratte in tutto il mondo: Thailandia, appunto Brasile, ma anche Francia, Spagna, Svezia, Repubblica Ceca e Germania. L’idea è nata proprio dai miei viaggi e l’attività mi rispecchia in immagine e somiglianza”.

Ci spieghi meglio.
“All’estero sono due passi avanti rispetto all’Italia e questo settore è ben avviato. Tutti i prodotti che vendo, li mangio io stesso e ne sono molto goloso. Il caffè, ad esempio, non è in listino perchè non lo bevo. Abbino la qualità alla scelta maniacale di materie prime del territorio che prima assaggio in maniera oculata”.

Ci sono però anche delle difficoltà ad aprire nuove attività in un periodo di crisi economica.
“Al giorno d’oggi non è facile e bisogna avere le spalle ben coperte. Le spese accessorie e soprattutto quelle impreviste sono molto alte, in particolare quelle legate alla burocrazia”.

Ha qualcuno che la aiuta?
“A volte sono assistito per qualche ora da studentesse che mi danno una mano in negozio ma è la mia fidanzata la super collaboratrice. Senza il suo sostegno e le sue decorazioni non sarei arrivato qui. Credo però che la presenza del titolare sia fondamentale per instaurare un rapporto di cortesia e amicizia coi clienti”.

Immagini che io sia un passante: ha 20 secondi per invogliarmi ad entrare nel suo negozio per un acquisto.
“Gelato e yogurt li fanno buoni tutti i rivenditori ma io coccolo i clienti, dò consigli e suggerisco abbinamenti per la propria merenda o pasto che sia. Infatti ci sono operai che pranzano con una porzione di yogurt farcita con frutta. Inoltre ho reintrodotto nel gelato gusti della tradizione come Malaga, Liquirizia, Noce da affiancare ai classici. E poi ci sono le novità: i Cremini con ciaccolato morbido e Cantucci – Vin Santo. A completare il tutto soddisfo le esigenze di chi deve far attenzione con la salute: ecco quindi gusti di frutta senza latte per gli intolleranti, cioccolatini gluten free, frappè e caramelle gommose per i più piccoli”.

Il prodotto di punta?
“Riscuote molto successo lo yogurt con farcitura doppia. Proprio questo aspetto è molto particolare: ci sono moltissime varianti grazie alle salse dolci (16, ndr), frutta fresca e diverse granelle da applicare. Ogni cliente viene quindi accontentato in base ai suoi gusti personali, soprattutto per quel che riguarda lo yogurt che non piace troppo acido”.

Le proprie radici sicule non si scordano mai.
“Il gelato, che rimane da asporto su coni, coppette e vaschette, può essere utilizzato come farcitura per la brioche standard o in quella siciliana. Il mio occhio critico l’ha scovata da un’azienda al SIGEP 2015 a Rimini. Vado da 7 anni in fiera e ho voluto sperimentare questa novità”.

Ha tempo per svaghi e hobby?
“Quando posso, lavoro permettendo, seguo anche il Cesena al Manuzzi con mio fratello e mi cimento in tornei di calcio e calcetto con i miei amici”.

Progetti per il futuro?
“Vorrei avviare delle collaborazioni nelle zone limitrofe con dei corner da inserire in attività già esistenti”.

A cura di Marco Rossi – Foto Marco Rossi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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