Protagonista del jazz in Italia Maurizio Giammarco fin dai primi anni Settanta è un affermato solista si sassofono, compositore, arrangiatore e leader di gruppi storici: daiingomania formazione considerata la più rappresentativa dei anni Ottanta, considerato il gruppo più rappresentativo di quel decennio.

Vari sono i suoi progetti come, la big band formazione chiamata Parco della Musica Jazz Orchestra da lui diretta dal 2005 al 2010, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Maurizio Gianmarco e il suo progetto per i grandi organici e recentemente proseguito con tre progetti per la Siciliana Orchestra Jazz del Mediterraneo, con Cieli di Sicilia, The Bach Open Project: Vie di Fuga, il Brasile della pianista cantante Maria Pia De Vito.

Forte di una profonda conosenza del jazz storico il musicista romano nato a Pavia ha anche un lunga esperienza anche in altri ambiti musicali, ha fatto inoltre parte anche dell’Ensamble Parco della Musica. Il musicista vanta uno stile riconoscibile sul piano solistico come compositivo, frutto di una sintesi personale del proprio vissuto. Ha suonato con moltissimi jazzman di fama internazionale: da Chet Baker, Lester Bowie,Dave Liebman, Phil Markowitz, Miroslav Vitous, e von quasi tutti i più importanti musicisti italiani.

Fra i suoi numerosi progetti musicali ha fondato una formazione formata da un quartetto i Rundeep, con i musicisti Vic Juris, Jay Anderson e Adam Nussbaum, questo è stato documentato anche con un opera discografica dal titolo Lights and Shades. Distintosi in passato anche come Freelancer in produzioni discografiche e tournée in cui accompagnava con il suo sax tenore vari cantanti della musica leggera italiana, è attualmente attivo anche in campo didattico. Un qualsiasi musicista che mette a sua disposizione la didattica musicale nella interezza e nella sua storia, compresa la Musica Jazz.

È un traguardo importante se pensiamo che dal dopo guerra ad arrivare agli anni Settanta nei conservatori della nostra Italia, parlare e insegnare Musica Jazz era un tabù. Maurizio Giammarco inoltre ha composto e arrangiato musica per il teatro, la danza, il cinema e progetti di opere discografiche in CD Roms, collaborando con una orchestra sinfonica.

È autore in campo editoriale di una monografia dedicata ad un grande del sax moderno, Sonny Rollins pubblicata nel 1996, inoltre pubblica sempre un’opera editoriale, di due composizioni e trascrizioni edito dalla casa editrice Carish, e pubblicato nel 2012. Ha diretto la rassegna Termoli Jazz Podium, come direttore artistico e a inoltre collaborato con vari gruppi importanti,come la formazione degli Heart Quartet, esperienza che l’ha visto protagonista per due anni, e con i Megatones agli inizi del nuovo Millennio: una specie di evoluzione degli storici L’indomania, con i Tricycles, un trio formato dai musicisti John B. Arnold e Dario Deidda e i Syncotribe formazione che si esibita sia in trio che in quintetto attualmente in attività. “I Sincotribe rimodulano i parametri estetico-formali dell’organico Trio attraverso il filtro compositivo del sassofonista Maurizio Gianmarco e leader autore della quasi totalità del repertorio, ideato espressamente per il gruppo, e ora documentato nel loro primo lavoro discografico, So To Speak, opera discografica pubblicata dalla label 2 Plet Records.

La musica della formazione Syncotribe trascende gli stilemi abituali di questo tipo di formazione per muoversi in un paesaggio sonoro più trasversale e contemporaneo, in cui emerge un maggior gioco sinergico fra le premesse composizionali, spesso venate di sperimentalismo, e la dialettica estemporanea dei performers. Fondamentale dunque il contributo di Luca Manutza, valente pianista che in questa sede però investiga sapientemente ogni potenzialità dell’organo, e di Enrico Morello, voce ormai autorevole della nuova scena del jazz nostrano, artefice di un drumming sempre esuberante, fresco e creativo.

Lo speciale livello di affiatamento che emerge spontaneo nel gruppo parla anche di patrimonio culturale condiviso: quell’aspetto, alla base del jazz, grazie al quale musicisti di tre diverse generazioni sono in grado di sincronizzarsi in modo assolutamente spontaneo e naturale su un progetto comune molto interattivo. Un progetto che racconta in presente, ma attraverso la ricerca di un equilibrio ottimale fra i parametri della classicità e la singolarità del materiale”.

(IL testo virgolettato è stato tratto dal sito oneline bigmama.it, Maurizio Gianmarco Syncotribe, pubblicato mercoledì 8 novembre 2017). Naturalmente per il sassofonista italiano, nella sua attività artistica a molti progetti sol all’inizio del Millennio un ottimo riconoscimento le è stato assegnato dalla Associazione Parco della Musica di Roma, un progetto che lo vede collaboratore e direttore della Parco della Musica Jazz Orchestra, una realtà che ha nel suo insetti avere almeno e con fatica delle orchestre jazz o big band, ne senso che ai giorni nostri è difficile mantenere un organico orchestrale di tanti elementi, per i costi alti, l’orchestra romana ha eseguito nella sua storia artistica più di cento concerti in Italia e all’estero.

La formazione ha elaborato numerosi progetti e ha collaborato con importanti artisti del calibro di Bill Holman, Bob Brookmeyer, Martial Solal, Kenny Wheeler, Uri Caine, Maria Schneider, Karl Berger ect. A collaborato inoltre anche con musicisti italiani tra i quali Riccardo Del Fra, Franco e Dino Piana, Marcello Rosa, Bruno Tommaso, Paolo Damiani, Marco Tiso e tanti altri. Maurizio Gianmarco si è anche distinto come Freelancer accompagnando i nomi noti della canzone italiana, da Mina, Mia Martini, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Tiziana Rivale, inoltre ha composto musica per il cinema, il teatro, la danza, progettando anche un opera per orchestra sinfonica e coro.

Inoltre è autore di una monografia sul grande sassofonista Sonny Rollins, monografia pubblicata nel 1996. Attualmente svolge attività didattica presso La Siena Jazz University e la Saint Louis School of Music di Roma. Maurizio Gianmarco è sempre stato un caparbio sostenitore di una via italiana al jazz d’autore, arrivato a una personale sintesi espressiva sia sul piano solistico che competitivo, il sassofonista si è guadagnato un posto di rilievo nel jazz in Italia ed è citato nella Biographical Enciclopedy of jazz, dell’autore Leonard Feather. Maurizio Gianmarco prosegue la sua attività di artista di musicista e di didatta, suonando sia in Italia che all’estero, con tanti altri progetti.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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