“E’ imperativo comune arginare tutte le conseguenze della pandemia e non soltanto sul piano sanitario, compresa la necessità di garantire l’accesso di tutti i popoli alle iniziative di immunizzazione, per dovere di solidarietà e per sicurezza comune. Le disuguaglianze si sono drammaticamente acuite, le tensioni rischiano di aumentare in maniera evidente, le regole che presiedono alla pacifica convivenza appaiono troppo spesso violate”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di auguri da parte del Corpo Diplomatico.

Con vaccini giungono segnali di speranza
“Auspico che i segnali di speranza che giungono sul fronte dei vaccini ci possano presto consentire di superare le difficoltà attualmente esistenti per tornare a incontri in presenza diretta” ha detto Mattarella.

La pandemia impone di non chiudersi in se stessi
“L’anno che va chiudendosi, profondamente e drammaticamente segnato dalla pandemia, impone a tutti noi severe riflessioni. La diffusione del Covid-19 hamostrato che le sfide non sono contenibili in un singolo angolo del mondo, e dunque ci riguardano tutti, ci impongono di non chiuderci ciascuno in se stesso, di non volgere il nostro sguardo illusoriamente dall’altra parte” ha aggiunto il presidente della Repubblica.

Serve governance efficacemente globale
“Dalla prova che stiamo dolorosamente vivendo scaturisce, con forza ancora più intensa, l’esigenza di una collaborazione internazionale senza riserve, conseguenza diretta di un mondo sempre più interconnesso. Sfide globali devono essere fronteggiate da una “governance” efficacemente globale”.

Il futuro è per tutti o non è per nessuno
“Non ci possiamo permettere che la volatilità divenga una componente strutturale del sistema delle relazioni internazionali. Lo dobbiamo, fra l’altro, ai milioni di cittadini nel mondo colpiti dal Covid-19. Lo dobbiamo al futuro di questo pianeta:il futuro o è per tutti o non è per nessuno, come l’anno trascorso ci ha dimostrato” ha continuato Mattarella.

Polverosi nazionalismi causano crisi e povertà
“Non vi è altra scelta che infondere nuovo vigore al multilateralismo, contro resistenze che,mascherate con il rilancio di polverose parole d’ordine nazionalistiche, sono inevitabilmente causa di tensioni, crisi e povertà” ha sottolineato il capo dello Stato. “I rapporti internazionali possono essere fondati soltanto su condivisione delle responsabilità, su trasparenza, sulla centralità della persona e dei diritti umani e l’Italia, con i valori di libertà, democrazia e pace che caratterizzano la sua Costituzione, intende contribuirvi”.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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