Sergio Mattarella (D), presidente della Repubblica, e Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, durante la presentazione del primo volume dell'Edizione Nazionale degli scritti di Luigi Einaudi, Roma, Banca d'Italia, 11 gennaio 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

“Due mesi fa si è conclusa una lunghissima campagna elettorale che ha prodotto divergenze tra le forze politiche e all’interno della maggioranza. Va costantemente tenuto presente che le istituzioni di governo della nostra repubblica hanno bisogno di un clima che, lungi dalla conflittualità, sia di fattiva collaborazione”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rispondendo alle domande dei giornalisti durante la cerimonia del Ventaglio. Che chiarisce: “È superfluo ribadire che il Quirinale non compie scelte politiche che competono alle forze politiche in parlamento. Il presidente della Repubblica è arbitro, garantire della rete istituzionale” che però non può non “richiamare al senso delle istituzioni” con i suoi “obblighi, limiti e doveri”. L’Italia non sia isolata, non c’è futuro fuori dalla Ue Dopo le elezioni del parlamento europeo “si apre una fase nuova in Europa”. Emerge “l”esigenza e l’importanza capitale nel non essere isolati, non c’è futuro al di fuori dell’Unione europea”, dice il presidente della Repubblica. “È di grande rilievo aver evitato l’apertura di una procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese. È stata una scelta saggia quella di mantenere con le istituzioni di Bruxelles un rapporto costruttivo di confronto dialogante”, continua Mattarella. Conti pubblici, mantenere il percorso virtuoso di dialogo con l’Ue “È stata una scelta saggia mantenere con le istituzioni europee un atteggiamento costruttivo e dialogante.Gli intendimenti manifestati hanno incontrato la fiducia dei mercati con lo spread sceso notevolmente e le borse in buona saluta. Bisogna mantenersi dentro questo percorso virtuoso per rassicurare i risparmiatori e investitori”. Così Mattarella. La libertà d’informazione va difesa “La libertà d’informazione deve essere difesa. Sono anzitutto i cittadini a esserne protagonisti” e poi “i giornalisti che a motivo della professionalità e deontologia devono agire con indipendenza e con rigore nella missione di servire i governati e non i governanti”, dice il presidente della Repubblica. Il capo dello stato ricorda anche “gli editori che hanno l’impegnativo compito di far quadrare i conti”, i quali “hanno titolo a ricevere concreta attenzione da parte delle istituzioni.La nostra costituzione non esenta nessuno da reponsabilità”. Indipendenza della Magistratura è principio basilare Il “prestigio” della magistratura è stato leso dalla vicenda delle nomine del Csm. È “essenziale per la Repubblica” perché accompagna “l’indipendenza della magistratura”, dice Mattarella. La magistratura porta avanti con “rigore, linearità e piena imparzialità” il proprio lavoro. “Va riaffermato con decisione che l’indipendenza è un principio basilare” della costituzione e perciò occorre il “rispetto delle sue decisioni”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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