L’Europa deve “offrire ai suoi figli – ovunque siano nati – le stesse opportunità”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nella sua prolusione all’università di Lund, durante la sua visita di Stato in Svezia. “Proprio a pochi chilometri da qui, a Goteborg, esattamente un anno fa, l’Unione compì un passo di grande rilevanza” ha ricordato il capo dello Stato. “In quell’occasione, i leader europei hanno sottoscritto un documento che definisce specifiche direttrici per una rinnovata attenzione dell’Unione e degli Stati membri alla dimensione sociale, alla formazione, alla cultura e alle politiche in favore dei giovani”.

I passi avanti sul mercato unico sono stati importanti ma devono essere accompagnati “da altri risultati, altrettanto validi, capaci di mantenere viva l’identificazione fra cittadini europei e Istituzioni comuni”: “E’ il ruolo dell’Unione – ha detto Mattarella – come creatrice, custode e garante di diritti che proteggano i nostri cittadini in maniera uniforme, sempre e dovunque, che va messo in rilievo”. Si tratta di temi centrali quali “l’istruzione, la formazione e l’apprendimento permanente, con l’obiettivo di permettere a ciascuno di poter rimanere, lungo l’arco della propria vita lavorativa, parte attiva della società”. E ancora “accesso al mercato del lavoro, parità di genere, salari e condizioni uguali per lavori uguali, dialogo sociale, assistenza a lungo termine, costituiscono altrettante architravi del nostro vivere insieme e che, insieme, dobbiamo cercare di sviluppare ulteriormente, per il bene dei nostri cittadini”. Insomma un vero e proprio “pilastro sociale” della Ue.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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