Il capo dello Stato, Sergio Mattarella è al villaggio Paralimpico di Parigi, dove è stato accolto dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. In questa sede, dopo aver ricevuto in dono una fiamma olimpica il Presidente ha rivolto un saluto alle atlete e gli atleti dell’Italia Team, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani e del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver incontrao gli atleti italiani che paertecipano alle Paralimpiadi, si è fermato al villaggio olimpico per pranzare con alcuni di loro dopo una mattinata di gare e prima delle competizioni pomeridiane.
“La vostra presenza qui così numerosa e qualificata è già un traguardo importante, vi ringrazio di essere qui a rappresentare l’Italia”: lo ha detto, durante la visita al Villaggio dei Paralimpici, il presidente Sergio Mattarella, ricordando loro che “è importante quello che fate, il vostro messaggio al mondo”. Gli atleti hanno regalato al capo dello stato, accompagnato dal presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, una fiaccola olimpica.
“Sono lietissimo di essere con voi insieme ai ministri Abodi e Locatelli. Vorrei capovolgere quel che ha detto il presidente Pancalli: sono io che vi ringrazio per la vostra presenza così numerosa e qualificata, che è già un traguardo raggiunto, un traguardo importante. Essere presente alle Olimpiadi è un risultato, un obiettivo coltivato da tanti come sogno. Essere qui per rappresentare l’Italia e’ una cosa per cui vi ringrazio”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando gli atleti italiani che paertecipano alle Paralimpiadi.
Da Roma alle Paralimpiadi di Parigi tra emozioni e sogni di podio provando a salire sul gradino più alto. Questi gli obiettivi e lo stato d’animo alla partenza oggi con un volo di linea Ita Airways dall’aeroporto di Fiumicino per la capitale francese di Valentina Petrillo, 51 anni, velocista, bronzo lo scorso anno ai Mondiali di Parigi nei 200 e 400 metri piani classe T12, ipovedente dall’età di 14 anni quando le venne diagnostica la sindrome di Stargardt, prima transgender al mondo a partecipare alle Paralimpiadi. E con lei c’è anche Assunta Legnante, 46 anni, pluricampionessa, oro nel getto del peso cat. F12 ai Giochi Paralimpici del 2012 a Londra e 2016 a Rio de Janeiro, argento a Tokyo 2020 e oro lo scorso anno, sempre nel getto del peso cat. F12, ai Mondiali paralimpici di Parigi dove ha vinto anche il bronzo nel lancio del disco cat. F11. “L’emozione è sempre la stessa. Magari cresce la consapevolezza con l’età e comunque c’è meno ansia – ha detto Assunta Legnante – I due argenti di Tokyo mi sono rimasti un po’ indigesti. Spero di migliorare almeno in una delle due gare, avendolo già fatto l’anno scorso ai Mondiali, riprendendomi l’oro nel getto del peso. Ovviamente – ha concluso – non sono la sola a gareggiare, ci sono le avversarie. Si va, si scende in campo sperando di dare il più possibile”. Visibilmente emozionata è apparsa Valentina Petrillo che, pur non rilasciando dichiarazioni ma attraverso un’allegria e un ampio dirompenti, ha fatto chiaramente capire quanto sia grande la sua gioia nel vedere, come ha recentemente avuto modo di dire, realizzarsi il suo sogno di partecipare ai Giochi.
A cura di Elisabetta Turci – Imagoeconomica