MARIO DRAGHI

Quando si pensava che il Covid fosse sotto controllo, grazie soprattutto ai vaccini, ecco una nuova variante che rimette tutto nuovamente in gioco; una problematica che ha costretto un nuovo intervento del Governo, un’ennesima stretta che naturalmente ha trovato opposizione non solamente dai no-vax, ma anche e nuovamente da parte di istituzioni diverse.

Tra i temi che più ha portato alla discussione è quello della scuola; riaprire dopo le vacanze natalizie? Spostare il ritorno in classe per “tutelare” la salute dei più giovani?
Ovvio che le idee, i suggerimenti, siano stati disparati, come al solito senza trovare una linea comune tra istituzioni e parti coinvolte.
Scuole aperte alla fine, perché come giustamente ha sottolineato il Premier Draghi, quanto è utile lasciare i ragazzi a casa per poi vederli in palestra, nei locali, in giro, magari senza l’uso della minima protezione?
È possibile che la scuola sia il luogo dove di più e meglio ci si attenga alle linee di protezione dettate?
Oggi abbiamo nuovamente Regioni tornate a colori che sono il giallo più del bianco, che si avvicinano all’arancione e questo dati i numeri delle persone ospedalizzate, di coloro che non sono vaccinati, magari non per scelta ma per necessità, pur se quella dei vaccini si è dimostrata, nel mondo intero, la misura migliore possibile nel combattere il Covid.

Ovvio non sia facile decidere in una situazione come questa, quando capita di trovarsi di fronte evoluzioni in tempi brevissimi; ovvio sia difficile prendere decisioni che sono persino controverse tra di loro.

In tutto questo dobbiamo poi metterci l’incidenza della politica, dei partiti che, spesso, mettono i loro interessi davanti a quelli del Paese, senza dimenticare che a breve si dovrà eleggere il nuovo Capo dello Stato, argomento che amplifica ancora di più lo scollamento tra la politica ed la gente, il Paese ed i suoi problemi, Covid compreso.
Oggi, con i vaccini, le conseguenze del Covid si sono fortemente attenuate ed è importantissimo che ci sia disponibilità per tutti di questi vaccini; certo è comunque necessario non abbassare le difese, i modi di comportamento che non “aiutino” un allargamento della pandemia e dei suoi effetti.

Certamente ci sono fasce di popolazione più esposte al Covid e se si è deciso di adottare certe restrizioni a codeste fasce non è certo per penalizzare o per colpire qualcuno perché tutti “capiscano”; così come non può che essere un discorso in divenire quello dei nuovi problemi economici sorti o aumentati dal reiterarsi dell’emergenza.
Ci sono tanti temi sul tavolo del Governo, nuove e complesse problematiche cui non è facile trovare una soluzione e queste, semmai, andrebbero affrontate con unione, quella che in Italia, rispetto ad altri Paesi, spesso manca, sempre per quella divisione politica che già abbiamo sottolineato.
L’accentuarsi della pandemia ha portato inoltre ad aumenti di servizi primari, pensiamo solo a gas e luce, di cui per altro si sapeva da tempo e relativamente ai quali alcuni provvedimenti sono stati presi, altri sono in cantiere ed altri ancora allo studio.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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