Quella dei paragoni è una mania, specie di noi giornalisti e specie quando si parla di sport; bisogna stabilire il migliore di sempre, il più grande, come se tutto fosse sempre uguale, nel calcio, nel ciclismo, nello sci, in ogni dove.
Dopo la vittoria del Mondiale, trofeo che mancava nella sua bacheca, “bisogna” per forza elevare Messi all’altezza di Maradona, esaltarli magari dimenticandosi di altri che, ognuno nel proprio tempo, sono stati grandissimi!
Se chiedessimo ai nostri lettori chi è il più grande di sempre, quali nomi pensate verrebbero fuori? Messi, Maradona, CR7, nomi ovvi pensando ai tempi, sicuramente qualcuno verrebbe dimenticato …. Platini, Del Piero, Zoff ed altri che hanno vinto tutto, Mondiali, Champions, con la Nazionale ed i propri Club e mi limito a citare chi ha giocato, e vinto, in Italia ….
Ovvio che c’è campione e campione, magari mettiamoci anche l’essere tifosi (e le avversioni conseguenti), mettiamoci pure che ci sia chi scalda di più il cuore, chi ci dà sensazioni particolari, persino chi è più “simpatico” di altri, però ….
Però tutto è sempre molto parziale, dato che qualche dimenticanza c’è senz’altro, magari quel signore che si chiama Pelè, uno che se è vero che ha sempre giocato in Brasile (i Cosmos sono come il calciobalilla con sei giocatori), è altrettanto vero che con la maglia verdeoro ha strabiliato il mondo!
E che dire dei Campioni del Mondo azzurri del 1934/38? Era un altro calcio? Perchè, quello di Maradona è lo stesso calcio di Messi?
I paragoni servono a noi per la notizia, per creare l’attenzione, per far parlare e discutere di argomenti creati ad arte; pensate che una Cuneo-Pinerolo del ciclismo possa essere mai paragonata a quella di Fausto Coppi? Biciclette, strade, assistenza tecnica e medica, possono essere mai le stesse?
Medesimo discorso vale per il calcio, dove anche solo vent’anni fa era tutto diverso, dal pallone alle scarpette, dai terreni alla preparazione, senza contare le squadre in cui si gioca …. senza contare che si giocano Coppe nate da qualche decennio …. o campioni di nazioni che un Mondiale non l’hanno mai disputato ….
Maradona vinceva non da solo ma quasi, perché il “suo” Barcellona era paragonabile a quello di Messi? Ed il Napoli? Certo, non mancavano alcuni grandi calciatori, ma senza Diego dove sarebbero arrivati? Scudetti magari sì, ma fuori dall’Italia? Altri erano più forti, più completi, Diego o non Diego.
Messi è un grande certamente, ma sarà sempre Messi, mai Maradona, mai Pelè, così come tra un decennio potremo parlare di Mbappé e dei suoi successi, considerato che ha appena ventiquattro anni ed il futuro davanti a se.
I paragoni sono un giochino stuzzicante, che crea attenzione e fa discutere, parlare, scrivere, come ho fatto io in proposito, con voce fuori dal coro tanto per cambiare; poi ognuno è libero di interpretare, di tifare, di pensarla come vuole, magari persino di apprezzare il calcio al di là di quello giocato, persino di ritenere certi commentatori dei fenomeni, calciatori o meno che siano stati, bravi in campo o persino incapaci di …. dribblare i cammelli.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani  – Foto fonte Tuttosport
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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