Contrazione oltre le stime per l’attività del settore manifatturiero in Italia ad ottobre, che segna il ritmo di crescita più debole da quattro anni a questa parte. L’indice Pmi rilevato da Ihs/Markit scende a 49,2 punti da 50 di settembre contro stime per un calo 49,7.
Si tratta del livello più basso da dicembre 2014. Quota 50 è la soglia di demarcazione tra espansione e contrazione del ciclo.
L’indice è risultato al di sotto della soglia critica di non cambiamento di 50 per la prima volta da agosto 2016 sino a raggiungere il livello generale più basso in 46 mesi. “A causa della forte riduzione dei nuovi ordini, responsabile dell’ennesimo declino della produzione, peggiorano ad ottobre le condizioni operative del settore manifatturiero. In aggiunta al crollo dei nuovi ordini, anche le esportazioni si sono spostate in territorio negativo”, spiega Markit. Rallenta la crescita nell’Eurozona All’inizio del quarto trimestre 2018 è proseguito il rallentamento “della crescita dell’economia manifatturiera dell’Eurozona”.

Infine, ad ottobre, l’ottimismo delle imprese è “sprofondato al livello più basso dalla fine del 2012” e le imprese manifatturiere “hanno espresso diffuse preoccupazioni circa gli sviluppi delle politiche protezionistiche sul commercio globale, sulle possibili tariffe più alte e sulle attuali incertezze politiche. Peggiora l’industria tedesca Peggiorano le condizioni dell’industria tedesca, certifica l’indice Pmi manifatturiero elaborato da Markit, che a ottobre è sceso per il terzo mese consecutivo, attestandosi a 52,2 dal 53,7 di settembre.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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