Nel 2020 le vendite di auto nell’Unione europea caleranno del 2%. È la previsione dell’Acea, l’associazione delle case automobilistiche europee, presieduta dal numero uno di Fca, Mike Manley.

In Europa dopo 6 anni il mercato rallenterà
È lo stesso erede di Marchionne a lanciare l’allarme in una conferenza stampa dell’associazione a Bruxelles. “Il mercato è in contrazione – ha detto l’amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler, impegnato nel lungo processo di fusione con la francese Peugeot – e ci aspettiamo che dopo sei anni di crescita le vendite di auto diminuiranno del 2% nel 2020”. Il settore auto, secondo la maggior parte degli economisti, anticipa tendenze generali dell’economia, quindi un’eventuale frenata di questo settore sarebbe un cattivo segnale per la crescita globale del Vecchio Continente.

Gli effetti del “Green new deal”
“Il Green Deal dell’Unione europea – ha proseguito Manley – lanciato deve essere utilizzato come un mezzo per rafforzare la competitività e la nostra industria, ed è ancora più importante visto che affrontiamo un mercato in contrazione”.

Pericolo dazi alle viste
Un’altra difficoltà che il settore delle quattro ruote potrebbe trovarsi ad affrontare sono i dazi americani sulle auto made in UE. “Un’escalation dei dazi non è nell’interesse di nessuno, dal nostro punto di vista ci serve certezza, così possiamo pianificare la produzione”: così il presidente dell’Acea. Manley si è detto fiducioso che attraverso un dialogo serio tra le parti “una soluzione amichevole possa essere possibile: abbiamo bisogno di accordi a lungo termine, di certezze per pianificare i nostri investimenti”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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