United o City, UEFA o Champions, a Manchester le finali delle Coppe calcistiche europee sono andate di traverso, pur se I pronostici vedevano favorite le formazioni finite ai primi due posti della Premier.

Prima è toccato allo United doversi arrendere ai “sottomarini” spagnoli del Villareal, dopo i calci di rigore; poi è stata la volta del City di Pep Guardiola, di arrendersi nello scontro tutto inglese contro il Chelsea di Tuchel, 1-0 per i Blues e via ai festeggiamenti per la seconda Champions della loro storia da mettere in bacheca.

Pronostici, come detto, stravolti, anche perché lo United incontrava la settima classificata della Liga, finita ventotto punti sotto i campioni dell’Atletico Madrid; meno invece, diciannove, i punti che hanno diviso i neo Campioni inglesi del City, dal Chelsea, quarto proprio sul filo di lana, grazie alla sconfitta casalinga del Leicester (2-4 dal Tottenham), nella giornata di chiusura della Premier.

Una partita secca è però sempre aperta, e se nel caso non era propriamente Davide contro Golia, c’erano però pochi dubbi su quali fossero le formazioni favorite; poi certo, i rigori sono la classica lotteria, ma tutto si può dire salvo che il Villareal non abbia meritato, così come legittima è stata la vittoria del Chelsea, che ha sofferto, ma avrebbe persino potuto dare maggiore sostanza alla propria vittoria.

Non è dunque riuscita la doppietta europea agli inglesi, che avevano tre formazioni su quattro in finale, confermatisi in ogni caso i migliori del Continente a livello di Club.
Adesso spazio invece agli Europei per Nazionali ed una delle curiosità sarà certamente vedere cosa riusciranno a combinare Inghilterra e Spagna.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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