E’ finita dopo tre anni la “convivenza” tra la Juventus e Cristiano Ronaldo, un rapporto sembrato sempre lì per sbocciare, ma mai diventato amore, sia da parte bianconera, che del portoghese.
Diciamo che il rapporto ha avuto alti e bassi, con tre allenatori diversi mai entrati, anche loro, in sintonia con il fuoriclasse arrivato a Torino per far fare alla Juventus quel salto di qualità europeo, per conquistare la “sognata” Coppa dalle grandi orecchie, specialità dell’asso di Funchal, rimasta invece solo un sogno e, divenuta fonte di attriti …. come dimenticare il gesto della “paura” dopo la sconfitta contro l’Ajax, o le facce di CR7 dopo Lione e Porto?
L’arrivo a Torino di Ronaldo aveva creato entusiasmo nel popolo dei tifosi bianconeri, ormai abituati a vincere, anzi dominare, in Italia, ma anche loro desiderosi di farlo in Europa e rimasti delusi da un triennio di eliminazioni alquanto seccanti (giusto per usare un termine “gentile”), contro formazioni che non avrebbero dovuto creare problemi ed invece si sono dimostrate montagne insormontabili.
CR7 ha deluso? Ha fallito l’obiettivo per cui era stato acquistato, con un esborso enorme di risorse? Se si contano le reti messe a segno, 101 in 134 presenze, verrebbe da rispondere di no, anzi, almeno uno dei due ultimi Scudetti bianconeri portano soprattutto la sua firma, se invece si guarda il complesso di squadra, i Trofei conquistati, beh, allora il discorso diventa diverso, spesso con quello che è parso un vistoso scollamento tra lui ed il resto della squadra, tra lui ed il mister, persino tra lui e la Società.
Ronaldo è, come affermano in molti, ormai più una vera e propria “Azienda” che solo un calciatore, con introiti degni delle casse di uno Stato, con interessi che vanno al di là di quello che rimane il suo “lavoro” …. giocare al pallone!
Certo, l’addio a pochissimi giorni dalla chiusura del mercato, fa scalpore, anche nei modi e non solo nei tempi, ma pure questo denota come ormai CR7 sia concentrato solo su se stesso, decida e faccia ciò che vuole e quando vuole, alla faccia di tutto e tutti, persino di una Società come la Juventus, rimasta in balia delle voglie, e delle decisioni, del portoghese sino alla fine.
Quante “margherite” sono state sfogliate in questi tre anni, dalla Juve, da CR7, da Allegri, Sarri, Pirlo, dai tifosi bianconeri …. m’ama, non m’ama …. petali strappati tra una speranza (Champions) e non pochi moccoli (sempre di Champions), e festeggiare un quarto posto in Campionato, arrivato solo per demeriti altrui, è stato probabilmente l’inizio della fine; un a fine supportata dal ritorno di Allegri, uno che con Ronaldo non è mai “filato” d’amore e d’accordo ….
CR7 saluta l’Italia e lo fa male, comunque non da fuoriclasse; lo fa come chi pensa di non avere responsabilità sulle sconfitte di queste tre stagioni in bianconero, di chi pensa di aver dato il massimo per vincere, mal supportato da chi aveva intorno …. diciamo che lo fa da altezzoso personaggio che ritiene di essere al di sopra di tutto e tutti, strapagato perché nessuno è come lui, meglio di lui, e se poi la Champions non è arrivata, mica è per colpa sua ….

CR7 sarà il miglior calciatore al Mondo (forse, personalmente ho dei dubbi riguardo al fatto che sia quello più …. utile) ma davvero piangeranno in tanti per la sua partenza? M’ama, non m’ama …. qual’è l’ultimo petalo rimasto sul fiore?

I l Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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