STRESS DA LAVORO STANCHEZZA PREOCCUPAZIONE TIMORE TIMORI ANSIA DA PRESTAZIONE PRESSIONE PRESSIONI DIFFICOLTA' PREOCCUPAZIONI SCADENZE DISPERAZIONE

«Come faccio a far capire a mia moglie che anche quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?» era una frase di Joseph Conrad, autore di Cuore di tenebra, libro di quelli che porterei su di un’isola deserta, che a mio avviso sottolinea in maniera straordinaria il male rappresentato dal colonialismo europeo del XIX secolo.

Essere un osservatore di professione non è mestiere facile e soprattutto è difficile da spiegare a chi non possiede una mente creativa la quale, come sostiene lo psicologo e ricercatore dell’Università di New York Scott Barry Kaufman, fatica a conoscere stessa ed è in un continuo caos paradossale in quanto lIo creativo è molto più complesso dell’Io razionale.

Quando andavo sistematicamente allo stadio, entravo circa un’ora prima perché amavo osservare la fauna umana con la quale avrei trascorso le prossime due ore di vita. La gradinata era popolata da individui talmente originali da entrare di diritto nella mia personale galleria dei personaggi. Ce n’era uno, in particolare, che pur vedendolo esibirsi almeno due volte ad ogni incontro, non riuscivo a sapere quale fosse il suo aspetto perché lo vedevo percorrere la pista d’atletica dello stadio in due occasioni, prima dell’inizio della partita e alla fine del primo tempo mentre lo speaker pronunciava il codino pubblicitario, che se non sbaglio diceva “Accendi d’oro il tuo motore”, legato al prodotto, la candela Golden Lodge.

Essendo fortemente daltonico, non ricordo se il colore della struttura era rosa come quella della mitica ceramica, ma ricordo come fosse ieri, che ad ogni passaggio sotto agli spalti, i soliti idioti non perdevano occasione di mettere in mostra la loro sconcertante stupidità, bersagliando l’enorme struttura a forma di candela con all’interno il malcapitato trasportatore. Pioveva di tutto, ma in particolare bottigliette mignon di liquore, naturalmente vuote. Amaro Cora, Nocino, Oro Pilla, Maraschino, Millefiori e l’immancabile Caffè Sport Borghetti nipote del leggendario “Sportino Borghetti”, il barattolino che negli anni cinquanta non poteva mancare nella particolare dieta domenicale di un vero tifoso di calcio.

Ebbene, passai giornate intere a fantasticare su chi fosse quell’individuo, spinto dal bisogno o dalla voglia di sfidare il nemico, come un cavaliere della tavola rotonda, protetto dalla sua armatura in vetroresina e dalla foggia particolarmente moderna. Sir Gingalain, “lo sconosciuto” in questione, fu la mia prima vera sconfitta autoriale, cercai di arrivare a conoscere la sua identità, avvicinando alcuni addetti alla sorveglianza dello stadio ma nessuno, probabilmente visto la mia giovane età, mi volle dare ascolto. Incominciai allora a fantasticare su chi potesse celarsi dietro quell’insolito costume: un padre di famiglia che per arrotondare accettava di sacrificare la domenica in famiglia accettando questa insolita mansione o un giovane iperproteico che, pur di entrare allo stadio gratuitamente, accettava di trasformarsi in candela Lodge vivente.

C’è un tempo per insistere e un tempo per lasciar perdere. A distanza di trent’anni, non ho ancora individuato chi fosse “L’uomo Lodge” ma oggi non trovo sia così fondamentale saperlo. Oggi, che pochi sono al corrente di cosa fosse la candela ideata da Sir Oliver Lodge, posso crearlo fidandomi del mio essere visionario. Ma questa, è un’altra storia.

A cura di Marco Benazzi – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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